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 Considerazioni di un pesce appeso all'amo
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Simo
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Inserito - mag 25 2002 :  20:52:21  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Simo
Oggi è sbucato fuori questo racconto che ho scritto un bel po' di anni fa, più o meno quando avevo la metà dei miei anni attuali. Mi sembra molto carino, mi ha fatto piacere ritrovare una cosa scritta da me tanto tempo fa.

“Mi è stato detto di stare attento a dove vado, ancora non so muovermi velocemente; sono nato da circa quindici alte maree e la mia mamma ha paura che possa incontrare qualche pesce più grosso di me oppure che possa sbattere contro una conchiglia. Eh si…sono nato da poco ma mi sto rendendo conto che la vita è proprio dura quaggiù. Tutti ti dicono quello che devi fare, se sbagli ti ridono dietro girandoti attorno e creando un vortice che mi manda sempre contro qualche alga. Oggi sono tutto solo…speriamo che le solite anguille antipatiche che mi deridono non si facciano neppure vedere…”….
“Che strano!.. vedo una luce che non c’è nella grotta in cui vivo,…è calda… è chiara… sembra piacevole… oh si, forse quella è l’altra parte del mondo, dove vivono delle strane creature che la mamma ha chiamato…oh…non mi ricordo, un nome strano ma doveva essere importante, perché è stata una delle prime cose che mi ha detto; ah ecco, si, erano gli Umani, anzi l’Uomo!…Qui non vedo nessuno…quasi quasi vado più in alto; è proprio bella questa luce ed è sempre più forte…, ma che strano sapore ha quest’acqua: sembra amara e ci sono anche delle macchie che non assomigliano per niente ai bei cespugli corallini ai quali mi ero abituato e poi ci sono tante cose che galleggiano…mah… si vede che l’acqua di quassù è così.
“Ah..ora sono proprio stanco: ho nuotato tanto e sono ancora piccolino: sarebbe meglio che mangiassi qualcosa...ah..ecco un verme! Gnam…uhmm…buono..mah, mah…che succede? Aiuto...l’acqua...no, non voglio, sono troppo piccolo, io non avrei mai dovuto venire qua, la mia mamma non sa niente….che faccio adesso? Mi devo dimenare, muovermi…si, ma non ho più forze…oh…ecco l’acqua, ma non è quella del mio paese, e poi qui è stretto e di uno strano colore: è tutto tondo e…eccoli…due uomini, uno grande e uno piccolo che mi guardano. Il più piccolo si piega verso di me: devo trovarmi nel suo secchiello per la sabbia, ma lui chi è? Ah...dev’essere un bambino, il cucciolo degli Umani. Chissà se mi può capire???”
“Ascoltami, ti prego, siamo entrambi due cuccioli… non capisci che anche io vorrei ritornare dalla mia mamma, che a questo punto sarà sicuramente preoccupata? Mi senti? No, vero?… Per te sto solo movendomi come un matto da una parte all’altra del tuo secchiello, quando invece ti sto chiedendo aiuto! E ora dove vai? Ah...ecco ora vedo anche il tuo papà...è lui che mi ha pescato, ora capisco. Io non ho più il papà: è stato mangiato da un pescecane prima ancora che nascessi. Non ti faccio ancora più tenerezza???? No, è vero, tu non mi capisci. Ahi, qui si muove tutto! Ma dove mi porti? Nella tua grotta? Magari tu la chiami in un altro modo, ma comunque il significato è lo stesso: là tu vivi con la tua mamma e il tuo papà e magari con dei fratellini e sorelline, non è così? Oh oh..ci fermiamo ancora…ma perché discuti così tanto con il tuo papà? Non riesco a capire i tuoi gesti...ah eccoti qua che mi guardi ancora e…ma che strano..dai tuoi occhi scende acqua che cade qua dentro...sembri triste anche tu. E’ difficile la vita per noi cuccioli, vero? Tutti ci amano, ma in fondo nessuno ci capisce. Ecco che continuiamo a muoverci ed entriamo in un posto bruttissimo, chiuso: ah, ecco è la tua grotta e quella deve essere la tua mamma, vero? Come mi manca la mia…oh oh, sto uscendo dal secchiello eeeeee….eccomi in una vaschetta trasparente. Ora ti posso vedere bene; sei sempre triste e mi guardi in un modo strano: questa volta sono io che non ti capisco. Ora riguardi attorno e alzi la mia vaschetta. Ma che vuoi fare? Non fare sciocchezze piccolo uomo! Lo so che i cuccioli spesso ne fanno e io l’ho provato proprio oggi…stiamo uscendo dalla grotta e cominci a correre..corri…corri..ecco rivedo il mio mare: l’acqua..corri..corri ancora e…eccomi di nuovo in quell’acqua marrone e amara che è il corridoio per il mio paese. Mah…allora tu mi hai capito!!!
Si, tu hai pensato che anche io ho una mamma. Grazie piccolo uomo, grazie!!!
Ma come? Ancora tutta quell’acqua dai tuoi occhi? Ah si, ora forse capisco. Ti dispiace lasciarmi: mi stai facendo dei cenni con la mano. Ora capisco perché discutevi con tuo padre: tu volevi tenermi come amico, ma il tuo papà cercava di spiegarti che io dovevo vivere nel mio paese e non nella tua grotta. Tu non volevi farmi del male, volevi solo un amico, diverso da te, in modo che non potesse giudicarti. Forse anch’io sono venuto fin qui per sfuggire alle antipatiche anguille che non sanno fare altro che deridermi. Abbiamo entrambi imparato che dobbiamo accettare ciò che abbiamo e non sfuggirne: dobbiamo invece cercare di migliorarlo e tu, piccolo uomo, hai già capito qual è la strada migliore: con questo tuo gesto, tu non avrai solo me come amico, ma tutti i pesci che incontrerò e ai quali racconterò questa mia, anzi nostra, avventura. Anche tu, mi raccomando, racconta agli altri cuccioli umani ciò che hai fatto e forse, un giorno, quest’acqua non sarà più così marrone e sporca, ma dolce e pulita come quella del mio paese!”.


Simo

Edited by - simo on 25/05/2002 21:29:53

Beppe
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Inserito - ago 24 2002 :  16:50:22  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Beppe  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Beppe
Ciao Simo,

Questo topic mi ha fatto tornare in mente il finale di un videoclip degli Aereosmith che ho visto un paio di giorni fà...

Alla fine del videoclip il cantante si ritrova su di una bellissima spiaggia, con un ombrellone e una splendida sdraio..

Lui va e si siede.. al suo fianco c'e' un tavolino e sopra un succulento panino e un cartello lampeggiante "eat me, eat me"..

Il cantante non se lo fa ripetere due volte ed ecco che addenta il suo panino..

Ma di colpo scatta in piedi sorpreso.. primo piano del viso e si vede che un grosso amo da pesca gli ha bucauto una guancia.. ecco che ora il cantante viene trascinato verso il mare tirato da una lenza invisibile..

In pratica e' stato pescato da un pesce..

Io l'ho trovato divertente e molto forte nel far capire quale deve essere il pensiero di un pesce preso all'amo.. se provassimo a immaginarci cosa vuol dire essere balena, o elefante forse riusciremmo a ridurre un pochino la strage di questi splendidi animali.

Un sorriso
beppe


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