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 I commandos della redazione
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Gabriella Cuscinà
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Inserito - 26/03/2009 :  13:13:08  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Gabriella Cuscinà Invia un Messaggio Privato a Gabriella Cuscinà
“I commandos della redazione”

I commandos della redazione avevano ricevuto l’ordine di sostituire la pagina di un racconto dove si parlava di politica. Vi erano delle pericolose rivelazioni che la prudenza consigliava non far comparire nel portale. Come da istruzioni, i commandos erano tornati alla base e nessuno sul momento si era reso conto del colpo di mano. Le forze di sicurezza, rapide e determinate, assicuravano di non aver lasciato testimoni. Adesso tutto era in ordine e non c’era più nulla da temere poiché i servizi agivano sempre con molta efficacia. Le pericolose rivelazioni erano queste:
Alla caduta del regime comunista, l’Unione Sovietica aveva bloccato i fondi che elargiva a piene mani ai partiti comunisti di tutto il mondo. Gli schieramenti italiani di sinistra si erano trovati senza sostentamenti e allora i dirigenti del partito avevano deciso di servirsi di alcuni magistrati appartenenti alla loro stessa fede politica, i quali per altro erano desiderosi di protagonismo. Ma la controparte di destra non era mai stata da meno. Infatti un famoso uomo di destra aveva coperto il figlio che inseguito dalla polizia, aveva provocato un incidente mortale. Tale incidente costò la vita ai poliziotti e l’episodio fu riportato dalla cronaca come un tragico evento, ma la verità era che le famiglie degli agenti furono risarcite, a patto che la cosa non fosse mai trapelata. Poi ancora il proprietario di un’industria assai nota aveva messo a disposizione elicotteri ai politici dei vari schieramenti e il pilota degli elicotteri venne arrestato perché negli scantinati della sua villa furono trovate attrezzature e macchinari per la riproduzione delle banconote da cento dollari e due matrici originali della zecca degli Stati Uniti.
Quando queste rivelazioni apparvero in un racconto pubblicato su di un noto portale, uno degli amministratori ne fu atterrito, sbalordito, preoccupato. E adesso? Doveva restare lì quel racconto o doveva eliminarlo? Se qualcuno l’avesse letto, cosa poteva pensare dell’intero sito? Forse che si occupava pericolosamente di politica? Che fosse un portale sovversivo? Oh mamma mia! Che cosa terribile! Che racconto improponibile!
Contattò i commandos che si dissero pronti all’attacco e a sovvertire la struttura dell’intero racconto, approfittando del favore delle tenebre e dunque del fatto che l’autore non se ne sarebbe accorto. Sì, ma come avrebbero dovuto variare la novella o come avrebbero potuto sostituirla?
Il gestore ci pensò su e disse che avrebbero dovuto scrivere quanto segue:
Un famoso saggista era stato invitato alla consegna del premio di miglior scrittore dell’anno. Aveva accettato dicendo che a mezzanotte sarebbe dovuto andar via improrogabilmente. Ma quando si presentò, volevano tagliargli la mano con la quale scriveva i racconti. Egli comunque rivelò l’esistenza di un killer professionista pagato da coloro che leggevano i suoi racconti i quali, esasperati, avevano elaborato un piano diabolico per impedirgli di scriverne altri. Infatti già precedentemente gli avevano fatto bere una Coca Cola contenente un potente sonnifero. Si era addormentato e al suo risveglio s’era accorto di aver perso la capacità di scrivere.
I commandos quando lessero ciò con cui avrebbero dovuto sostituire il racconto, restarono fortemente basiti e disgustati dalla vacuità e demenza del contenuto. In un primo tempo si rifiutarono, ma dopo le insistenze e le ingiunzioni perentorie del gestore, acconsentirono e partirono all’attacco.
Erano le tre di notte ed essi cliccando su Internet, si erano introdotti nel portale. Avevano smanettato e avevano variato e sostituito il famoso racconto. L’operazione era compiuta.
Qualche giorno dopo, l’autore aprì il sito e volle andare a cliccare sul proprio pannello di controllo. Meraviglia delle meraviglie!! Per poco non gli venne un colpo! Ma cosa era successo? L’ultimo suo racconto era stato completamente sovvertito? Era stato cambiato, trasformato. Come era possibile? Cosa era successo? Qualche gestore si era preso arbitrariamente la briga di intervenire su ciò che aveva scritto. Ma come si era permesso! C’era da fargli causa! Ah sì? Adesso avrebbe ripubblicato il racconto così come l’aveva concepito. Fece il copia incolla e ripubblicò. Qualche ora dopo, il gestore si accorse della ricomparsa sul sito del nome dello scrittore che era divenuto il suo incubo. Arrieccolo! Oh mamma mia ! Cosa aveva scritto adesso? Con sua enorme raccapriccio si accorse che aveva riscritto pari pari il racconto politico. No, no, non poteva lasciarlo lì. Ricontattò i commandos che furono straniti e disturbati dal fatto di dover ripetere l’operazione e fecero delle rimostranze, ma il gestore insistette: “Non può restare lì quel racconto! C’è il pericolo che ci facciano chiudere il portale! Dovete agire! Dovete eliminarlo!” Risposta: “O.K. Agli ordini. Ripeteremo l’operazione. Torneremo ad agire.” E così quella notte il racconto venne di nuovo trasformato e sostituito. Il giorno successivo, l’autore aprì il portale, cliccò sul proprio pannello di controllo e ancora una volta si accorse del colpo di mano e dunque della trasformazione del racconto. Andò su tutte le furie. Ma insomma! Come si permettevano? Con chi credevano di avere a che fare? Con il primo cretino arrivato? Quelli delle redazione agivano così? Volevano la guerra? E guerra sarebbe stata sino alla morte! Loro avrebbero sostituito il racconto e lui l’avrebbe ripubblicato all’infinito. Tornò a fare il copia incolla del suo racconto originale e lo pubblicò per l’ennesima volta. Il gestore se ne accorse e per poco non si metteva a piangere. Contattò i commandos che quando udirono di dover ripetere l’operazione volevano suicidarsi! Pur non di meno, ligi al dovere, sostituirono ancora una volta il racconto. Questo tira e molla andò avanti per una ventina di volte, poi all’autore venne un’idea: Non avrebbe più ripubblicato il racconto originale, ma ne avrebbe scritto uno completamente nuovo e diverso, dal titolo: “ I commandos della redazione.”
Questo nuovo racconto piacque ancor meno al gestore che alla fine decise di eliminare, nel sito, tutti gli scritti dell’autore e di non consentirgli mai più l’accesso.

Gabriella Cuscinà

   
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