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luisa camponesco
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Continuum

Il controllo sulla linea temporale doveva essere costante, ogni anomalia corretta tempestivamente. Così era stato deciso, ormai da millenni, dai membri del Consiglio dell’Agenzia Temporale.
La cupola sorgeva in una sorta di limbo fra due universi e il continuum, una spirale in movimento.
Una serie di schermi si aprivano sulle galassie mostrando varie realtà possibili.
- Orione è a posto ora controllo le Pleiadi – Xax era un agente molto solerte, come tutti del resto, consapevole che qualsiasi evento turbasse il continuum aveva come conseguenza il caos di tutto un quadrante. Da parecchie ere non accadeva nulla e tutto lasciava presumere che la spirale temporale avrebbe continuato il suo percorso senza problemi.
Xax si mise comodo sulla bio-poltrona, mentre stelle nascevano ed altre implodevano. L’universo era più vivo che mai, talmente emozionato ad osservare il ciclo evolutivo dei pianeti che non si accorse di quella lieve anomalia.
All’inizio fu solo un’impercettibile mutare di colore nella spirale del continuum, l’allarme, sotto forma di sibilo intermittente, scosse il controllore.
Subito dopo, nell’auricolare, la voce del suo superiore lo fece balzare in piedi.
- A rapporto, IMMEDIATAMENTE!
- Ma qui non rimarrà nessuno a controllare la cupola!
- Se non corriamo ai ripari non vi sarà nessuna cupola da controllare.
La cosa doveva essere ben grave per una simile affermazione, e Xax si spaventò.

La sala era già gremita di agenti temporali, Xax li conosceva quasi tutti e, dopo i saluti rito si sedette in attesa.
- Tu ne sai qualcosa? – chiese Rubik responsabile del settore Omicron avvicinandosi a Xax.
- C’è stata un’anomalia nel continuum, ma non so di cosa si tratta, ma deve essere una cosa seria se siamo stati convocati qui.
In quel momento fece il suo ingresso Nack il portavoce del Consiglio e il silenzio fu immediato.
- Ciò che più temevamo è accaduto. La spirale temporale rischia di essere definitivamente destabilizzata e voi tutti sapete con quali conseguenze.
Un mormorio allarmato si levò ovunque.
- Qualcuno – proseguì Nack – è riuscito in qualche modo a manipolare il tempo cambiando la storia del suo mondo. Ma ciò che accaduto anche in una galassia lontana finirà con lo stravolgere ogni settore in ogni parte dell’universo.
- Dove si è verificata l’anomalia?
- Questo dovete scoprirlo voi, è per questo che vi abbiamo convocato. Ora tornate alla vostra cupola e controllate scrupolosamente il settore di vostra competenza, dopo di che lo segnalerete al Consiglio che prenderà le misure opportune.

Xax, tornato al suo posto, si mise subito al lavoro passando al setaccio ogni singolo ammasso stellare. Non avendo rilevato nulla di anormale, stava per inviare il rapporto all’Agenzia Temporale quando notò, nella zona periferica della galassia nota con la sigla XK22, una serie di puntini luminosi in movimento che non avrebbero dovuto esserci.
Mise subito in funzione la laser-sonda e la puntò in quella direzione.
Rimase sorpreso, quando vide trattarsi di astronavi e lo fu ancora di più, quando, al massimo ingrandimento, vide disegnato sullo scafo una croce uncinata.
Un campanello prese a suonare nella sua mente.
- Dove ho visto questo simbolo?
Con comandi vocali iniziò a “sfogliare” l’archivio galattico per cercarne il significato ed infine lo trovò. Riguardava la storia dell’unico pianeta abitato di un sistema solare periferico e il simbolo quello di un regime passato. Passato appunto, quindi Xax non si spiegava la sua ricomparsa a meno che….. la storia non fosse mutata.
Xax circoscrisse le indagini agli ultimi cinquecento anni di vicende di quel mondo. Si connesse in audio/video e il plasma-schermo si riempì di voci e di colori che, con il tempo accelerato, scorrevano veloci. Qualcosa lo colpì, una stranezza, una stonatura, una trasmissione radio del 2027 inneggiava ai progressi tecnologici del Quarto Reick ed alla imminente colonizzazione di Marte e dei pianeti del sistema solare. Quella doveva essere l’anomalia temporale che stava destabilizzando tutta la spirale.
Comunicò la sua scoperta al Consiglio e immediata fu la convocazione di tutti gli agenti.
- Non c’è ombra di dubbio, è questo ciò che stavamo cercando, ora dobbiamo pensare a come procedere. Xax, individua il momento esatto in cui è avvenuto il cambiamento, dopo di che agiremo per ripristinare il continuum. Naturalmente Xax può farsi affiancare da altri agenti, in questo modo renderemo più rapida la soluzione.
- Sono con te! – Nack si offrì immediatamente e con lui molti altri.
Il Consiglio mise a disposizione la cupola situata sull’asteroide Theta per la sua posizione strategica nella zona di non-tempo.
- Suggerisco l’analisi degli anni che vanno dal 1945 al 2100. – disse Xax
- Perché proprio questo lasso di tempo? – chiese Nack
- Perché nel 1945 ebbe fine un regime chiamato Terzo Reick e presumo che quello che nel 2027 è chiamato Quarto Reick sia la sua evoluzione ideologica…. E adesso mettiamoci al lavoro!
Si divisero i compiti, ciascuno visionò cinquant’anni di storia di quel pianeta che i suoi abitanti chiamavano Terra.
- Sentite questa! - Nack lesse ad alta voce - “ In prossimità della velocità della luce la massa di un corpo diventa energia. Muovendosi a tale velocità si può esplorare tutto il passato dell’universo e lo spazio non è assolutamente distinguibile dal tempo. Le interazioni fra energia e materia determinano dimensioni variabili dello spazio/tempo ” Vi rendete conto di cosa significa?
- Significa che hanno trovato il modo di viaggiare nel tempo. Dobbiamo fermarli!
Il Consiglio aveva dato loro il potere di scegliere il modo con cui intervenire, purché efficace nel far tornare l’equilibrio nel continuum.
- Ho trovato! – l’esclamazione di Xax attirò l’attenzione di tutti. – E’ cominciato tutto qui! - con l’indice indicò una zona verde sulla oleo-mappa – Le tracce di energia conducono in questa parte del pianeta.
Nack zumò sull’area in questione ed apparve una foresta lussureggiante.
- Gli indigeni la chiamano Amazzonia, il laboratorio è nascosto dalla vegetazione ed è qui che sono iniziati gli esperimenti.
- Non c’è che dire hanno scelto bene.
Nella zona di non-tempo dov’era situata la cupola Theta era possibile spostarsi virtualmente in ogni angolo dell’universo pure rimanendo fisicamente sull’asteroide. Ed è proprio questo che fecero Xax e Nack si proiettarono nel cuore della foresta pluviale.

Percepivano suoni a loro sconosciuti, farfalle variopinte li circondarono, una scimmia urlatrice passò vicino, istintivamente si scansarono, anche se avrebbe potuto attraversare tranquillamente i loro corpi olografici.
- E’ luogo magnifico – commentò Xax – facciamo in modo che rimanga tale.
Con l’aiuto di una bussola atomica seguirono la scia energetica sino all’ingresso del bunker-laboratorio.
La vegetazione lo copriva completamente, era difficile individuarlo in quel mare verde.
Non fu un problema per loro penetrare nella struttura, data la mancanza di fisicità, nessun sistema di sicurezza avrebbe potuto individuarli ma erano pur sempre visibili.
- Oggi è martedì 20 ottobre 2025 sono le 3 p.m. data e ora locali.
Nack mise in funzione l’ ambaq, un piccolo congegno in grado di captare qualsiasi fonte di energia. L’ambaq emise subito un lieve ma deciso BIP.
- Registro una forte emissione da questa parte, andiamo!
Imboccarono un lungo corridoio alla fine del quale, su di una parete candida, troneggiava una enorme croce uncinata. A quella vista Xax e Nack rabbrividirono pur essendo lontani miliardi di anni luce nello spazio e nel tempo.
Trovarono la porta d’accesso al laboratorio.
- Interessante si apre in base all’impronta retinica. Hanno molto da nascondere!
Il segnale d’allarme risuonò proprio in quel momento interrompendo le considerazioni di Xax. Una videocamera li aveva inquadrati, erano incorporei ma non invisibili anche se nessuno su aspettava un’intrusione a quel livello di sicurezza, nemmeno una formica sarebbe passata inosservata.
L’ombra di un sorriso apparve sul volto di Nack quando vide l’espressione di meraviglia di un uomo della sicurezza nel momento in cui i proiettili lo attraversavano senza danni.
Superarono la spessa porta che conduceva all’interno del laboratorio. Vi erano tre persone con tute bianche e maschere protettive, due sfere emettevano onde azzurrognole attraverso un contenitore privo d’aria. La loro velocità era registrata da complicate strumentazioni.
- L’oggetto si è spostato seguendo l’onda energetica. Complimenti professor Shultz !
L’uomo che rispondeva al nome Shultz si tolse la maschera e abbozzò un sorriso di soddisfazione, solo allora si accorsero della presenza dei due agenti temporali.
- SICUREZZA!!!! - urlarono
- La sicurezza, in questo momento, è impegnata, nel frattempo potete rispondere a qualche domanda.
Uno dei presenti si scagliò contro Nack e ruzzolò scompostamente sul pavimento.
- Ma chi diavolo siete? – chiese Shultz quando si accorse che la sua mano oltrepassava il corpo di Xax.
- Chi siamo non ha importanza in questo momento, mentre ciò che state facendo è criminale, sconvolgendo la storia del vostro mondo avete innescato una reazione a catena dalle conseguenze inimmaginabili.
- Noi non abbiamo fatto altro che restituire il mondo a chi legittimamente gli apparteneva, cioè ai più forti. E se voi aveste un briciolo di cervello non sareste venuti qui. Ma la vostra tecnologia è interessante potremmo impadronircene. Ci avete pensato?
L’arroganza di Shultz infastidì Xax ma scelse di non rispondere, avrebbe agito. Shultz interpretò il suo silenzio come indice di inferiorità e proseguì baldanzoso.
- Osservate i miei due collaboratori, pensate siano padre e figlio?
I due si assomigliano in modo impressionante.
- Sono due gemelli! Si sono sottoposti spontaneamente all’esperimento del paradosso.
- Karl – disse indicando il più giovane. – Ha viaggiato in una navicella spaziale ad una velocità vicina a quella della luce e, quando la velocità dell’astronave è aumentata il valore del tempo all’interno di essa è diminuito, cosicché Karl, quando è tornato sulla terra era molto più giovane del fratello. Come vedete voi non potete fermarci.
Xax e Nack si scambiarono uno sguardo di intesa poi misero in funzione l’ambaq.
Un suono ad altissima frequenza si diffuse ovunque, tutti i presenti nella struttura crollarono al suolo.
- Cancelliamo, dalle loro menti, la memoria attuale e gliene diamo una nuova.
- Non li danneggeremo? – chiese Nack
- No, si sveglieranno solo con un po’ di mal di testa.
- Non è molto etico. – proseguì Nack – Li stiamo manipolando.
- Stiamo solo evitando un disastro. – rispose calmo Xax


°°°

- Professor Shultz, siamo pronti a partire!
- Grazie milleeee …..scusa, ma stamattina mi sento un po’ stordito non ricordo il tuo nome.
- Non importa professore, ha avuto la febbre alta è normale che si senta intontito. Le porto il caffé
Xax uscì dalla tenda, mentre Shultz si massaggiava la testa preoccupato, quella febbre doveva essere stata davvero molto alta per ridurlo così, non rammentava nemmeno cosa ci facesse in quella tenda. Poi il suo sguardo cadde su di un libro appoggiato sulla branda. Era un saggio sulla aggressività delle api africane e l’autore era proprio lui. Trasse un sospiro di sollievo ora ricordava il motivo della spedizione in Amazzonia, modificare il comportamento delle api, come recenti esperimenti avevano dimostrato, e renderle produttive di un ottimo miele. Uscì dalla tenda, una farfalla dalle ali rosse e nere gli si posò sul palmo della mano e Shultz pensò a quanto fosse bello il mondo.

°°°

Nella cupola Theta, Xax dopo essersi assicurato che la spirale del continuum non mostrasse altre anomalie si dedicò allo studio della storia del pianeta Terra.
- Agente Xax! - la voce di Nack gli giunse attraverso l’auricolare. - Il Consiglio si complimenta con noi per la soluzione del caso e nell’eventualità che i terrestri possano riprovarci ti affida il controllo permanente del pianeta Terra.
In certo senso lo sperava, si stava appassionando a quel mondo e ne subiva il fascino. Infatti, poco dopo impostò, per l’ennesima volta il periodo temporale “ 12 febbraio 1924 “e, come per incanto si trovò dinnanzi all’Aeolian Hall di New York.
In quel giorno, un antico autore di nome Gershwin aveva presentato, per la prima volta, la sua più bella opera.
Xax chiuse gli occhi e le note limpide e cristalline della “Rapsodia in blu” iniziarono a danzare attorno a lui.




Luisa Camponesco

   
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