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Occhiverdi
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Inserito - 20/03/2003 :  18:45:00  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Occhiverdi  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Occhiverdi
Oggi rifletto. Ho un pensiero nella testa, che continua a crescere. La grandezza della vita mi richiede del tempo. Vuole che io pensi a lei, al suo significato. Effettivamente ultimamente l’avevo un po’ trascurata, lasciandomi andare alla deriva e mettendo fuori fuoco tanti aspetti guida di me. Ma c’è qualcosa che ingolfa la mia mente, l’unica cosa su cui riesco a concentrarmi è la vista, non capisco quello che vedo ma il mio cervello comunque immagazzina immagini. Pronte per essere usate e tra un sospiro e l’altro saltano fuori randomicamente come flashback in un film, ma con molto meno senso apparente. Oggetti inanimati corrono nei miei pensieri, significati inconsistenti li seguono, piccole parole si uniscono a formare frasi sempre più grandi fino a diventare concetti. Alla fine la vita, con la sua grandezza è riuscita a farmi pensare.
Penso a me, a cosa conta di me, in sostanza a cosa sono. Nulla! Io non sono nulla, io sono il risultato dell’insieme di quegli oggetti che hanno generato concetti. Quello che di me conta, che di me viene catalogato come “me” è tutto il contorno. Nulla di me serve se il contorno non è sufficientemente delineato, sufficientemente focalizzato.
In questo momento non sono seduta su una sedia davanti ad un monitor mentre scrivo ed ascolto musica. No, assolutamente, i concetti cresciuti in questi giorni tra i miei pensieri dicono il contrario. In questo momento io sono la sedia, il monitor, la musica, quello che scrivo, quello che con la coda dell’occhio vedo vicino a me. Io sono tutto questo in questo momento, tutto il resto, la mia persona non ha più lo stesso significato in questo momento rispetto a pochi minuti fa mentre lavoravo…il sistema è radicalmente cambiato, io sono comunque una variabile dello stesso e in questo momento ne faccio parte, in modo diverso da ieri e da domani. Seppur complesso sono solo un elemento che contribuisce ad una situazione. Senza nulla togliere a me e agli altri componenti, tutti insieme abbiamo senso e diveniamo qualcosa che può contribuire al nostro scopo ed avere un senso, altrimenti cadiamo in una specie di attesa in attesa di completarci. In attesa di cosa? Beh, quando una persona ha la sola più vaga idea di cosa sia, è già a cavallo…altrimenti è nella media.
Io sono a cavallo, galoppo veloce!
Fortunata?
Fortunata o sfortunata?
Come ci si può sentire mentre veloci si corre verso la metà? Come ci si può sentire nello stesso tempo galoppare senza cavallo sapendo che però arriverà e la metà sarà ben più vicina a quel punto?
Non lo so. Quando la tua attesa è finita, quando il puzzle si è formato, quando l’ultimo pezzo è nelle tue mani ma non puoi metterlo al suo posto per completare lo scenario, la situazione…come ci si sente? Quel sistema si è completato per avere un senso, tutti gli attori sono insieme ma il puzzle….quell’ultimo pezzo non riesci a metterlo. Lo giri e lo rigiri senza riuscire ad incastrarlo, senza senso non riesci, ha solo quattro lati ma nessuno sembra voler completare la situazione.
L’angoscia sale, hai lottato una vita per finire, qualcuno ha anche pensato di rompere il mosaico ma hai ricominciato e lo hai rifatto, ma ora l’ultimo tassello sembra non voler posizionarsi….l’attesa che quel pezzo entri è angosciante, la paura che lo scenario venga rotto è insostenibile….
Un dubbio, forse il pezzo non entrerà mai, forse quel puzzle rimarrà con un buco….forse galopperò per tutto il tempo raggiungendo infiniti traguardi, che mai si esauriranno, alla ricerca di quel traguardo che tanto cercavo!
Text

Miky

solepieno
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Inserito - 21/03/2003 :  07:26:09  Mostra Profilo  Visita la Homepage di solepieno  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a solepieno
fantastico questo messaggio! mi hai fatto sentire il vento in faccia nel leggerti. Sei un proiettilino sparato a tutta velocità al centro della vita. Mi ha dato molta energia leggerti e un gran desiderio di esplorare e spendere il tempo in modo sempre più intenso. Ammetto che concertodisogni stà riposizionando quasi i miei bisogni primari!
Anche io galopperò quasi nella speranza di non raggiungere ogni volta nuovi traguardi.
Deb

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