... la legge della domanda e dell'offerta...

Lo scorso luglio ero rimasto colpito da una conferenza al Planetario, l'illustre relatore proiettava dei grafici che indicavano la probabilità di inizio di una era glaciale simile a quella della fine del 1600 in corrispondenza del calo dell'attività solare.

Tornato a casa ho abbracciato i miei sci Rossignol S7 gialli e abbiamo stappato lo champagne, il sogno di un inverno perenne con le piste aperte dodici mesi all'anno si stava avverando. Il mio umore divenne solare e iniziai a segnare su un calendario i giorni di maltempo e con soddisfazione notavo che si susseguivano e la stagione dello sci non ha conosciuto requie, al contrario degli anni passati.

Mi premuravo di informare gli amici nelle uscite insieme che i loro piani per andare al mare a prendere il sole si sarebbero schiantati con la realtà e, all'aumentare della loro cupezza e del desiderio di strangolarmi, cresceva la mia esaltazione.

Naturalmente anche la mia vita è mutata in maniera coerente e ho preso ad uscire sempre con l'ombrello, dato che la mia fede nei grafici di quella sera al Planetario è diventata assoluta. E così una decina di giorni fa, mentre il sole splendeva e non c'era una nuvola nel cielo azzurro, sono arrivato al Planetario con giacca e ombrello, mentre tutti i presenti erano in tenuta quasi da spiaggia alle Bahamas. C'era una conferenza sull'Antartide, gli scienziati italiani che lavorano nella base di ricerca ci hanno raccontato sviluppi straordinari nel campo delle culture idroponiche e di altri risultati per la sopravvivenza in ambienti avversi.

Il mio ingresso con l'ombrello ha suscitato gli sguardi di perplessità se non di sarcasmo da parte di tutte le donne presenti e, per la legge della domanda e dell'offerta, le mie quotazioni sono scese al di sotto dei valori del crash di Wall Street del 1929 a vantaggio di chi era venuto con la cabrio decapottabile.

Dopo la avvincente conferenza, sono uscito velocemente dalla sala e ho visto che fuori pioveva forte e tuoni e lampi squarciavano il cielo plumbeo della notte diventata gelida. Ho indossato la giacca e ho aperto l'ombrello. E le mie quotazioni verso tutte le donne presenti sono salite, per la legge della domanda e dell'offerta, a poco più della somma di tutti i massimi valori delle Borse del pianeta nei momenti di boom finanziario. Non vi dico dove sono scese quelle di chi era venuto con la cabrio decapottabile.

La co-relatrice della conferenza che stiamo preparando per luglio mi ha proposto l'onore di accompagnarla alla fermata del tram e, mentre ci allontanavamo sotto l'ombrello, gli sguardi della altre donne saettavano per incenerirla e poi si voltavano per incenerire gli altri uomini arrivati in bermuda e cabrio, inutili.

Dopo aver fatto salire la nostra amica sul tram, mi sono affrettato verso casa, la pioggia era diventata torrenziale e gli sguardi adoranti delle donne che dovevano attraversare tra l'acqua che calava dal cielo e quella dalle pozzanghere della via trafficata hanno fatto ulteriormente salire le mie quotazioni e ho passato la serata ad accompagnare sotto l'ombrello tante sconosciute fino alle fermate dei loro mezzi. E ho compreso perché amo la legge della domanda e dell'offerta, la sintesi del capitalismo. Ci sono voci che io sia stato quotato a Wall Street e che le contrattazioni su di me siano state più volte sospese per eccesso di rialzo.

E sospirando, saltellavo sul marciapiede canticchiando... and singing and dancing in the rain.. parapappah paraparapappah pah ...

Roberto Mahlab