Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 01/08/2011 : 13:11:24
Milano, 1 agosto, 2011
AnfoLa rocca Ad Anfo c'è una delle roccaforti più interessanti d'Italia. Ricca di storia e di vicende che hanno segnato la storia d'Italia è restata chiusa per anni; ora in fase di restauro, ha ispirato numerose manifestazioni storiche. Ogni anno a fine luglio Anfo rievoca la giornata del minatore che quest'anno si è arricchita dalla presenza di due gruppi storici e dalla banda di Storo, formata da ottimi musicisti; i fuochi d'artificio meritano una segnalazione particolare, così come le altrettanto brave ragazze della vale bergamasca di Gorno, che hanno rappresentato le Taissine, donne che lavoravano nelle miniere di zinco, che hanno ricostruito un pezzo di miniera e ci hanno offerto i loro canti popolari. I murales I gruppi storici invitati erano due. C'erano quelli che rappresentavano illustri personaggi della corte degli Asburgo, che onestamente non ho mai amato... poi di colpo ricordo...il monumento alle cinque giornate di Milano,che è il sacrario dei cadutiche dal 18 marzo al 23 marzo del 1848 scacciarono gli Austriaci e qualche giorno prima, altrettanto arrabbiato, il popolo di Vienna era in piazza contro la classe dominante, 13 marzo 1848...bene ...contenta di avere fatto le mie considerazioni con i miei vicini, ho applaudito come una matta l'amica Luisa che con il suo modo gentile e pacato ha letto la sua bella poesia dedicata alla fatica delle donne lavandaie di Anfo ...ora, grazie al cielo, ci sono le macchine per lavare...finchè, al suono delle note dell'Inno di Goffredo Mameli, Fratelli d'Italia,( scritto nel 1847) è stato scoperto e benedetto il Murales. Non manca proprio nulla. Il murales in ceramica, la seconda applicazione sulle case di Anfo, rappresenta sia la vita di miniera che quella le lavandaie....ho urlato Viva l'Italia ho cantato insieme alla banda, un bicchiere di vinello bianco e una fetta d'anguria ristoratrice hanno chiuso questa parte della manifestazione. I Lanzichenecchi Alla mattina avevamo conosciuto i Lanzi, quelli che Luisa ci aveva già presentato. Sono scesi dal battello turistico che fa la spola tra i vari paesi del lago d'Idro. Erano uomini , donne e bambini, l'esercito al completo dei Lanzichenecchi, famosi mercenari tedeschi, figli di contadini o anche di piccoli proprietari terrieri, che scappavano dalla terra che non sempre sfamava e lavoravano al soldo di chi li pagava. A me erano noti per via di quel tal Manzoni, autore del romanzo storico "I Promessi Sposi", che ci raccontò della peste portata dai Lanzi a Milano all'epoca dell'occupazione spagnola. Non ho mai visto costumi più studiati e curati, dagli abiti alle armi, e altrettanto interessanti erano quelli delle vivandiere e dei bambini. Il primo impatto fu veramente impressionante, pensavo che puzzassero e avessero i pidocchi, poi pensai che i Lanzi del 2011 avevano fatto certamente la doccia ogni giorno da quando erano nati e alcuni erano tanto giovani e con una espressione così buona che non avevano più molto a che vedere con i feroci Lanzichenecchi, per lo più luterani, del saccheggio di Roma (1527) che volevano impiccare il Papa...infatti furono ricevuti nella Chiesa parrocchiale per la messa della domenica. (2011) La manifestazione è perfettamente riuscita. E' stato un impegno notevole da parte degli organizzatori, che hanno curato una scaletta densa di avvenimenti. Anfo è raggiungibile da Milano in poco più di due ore in auto, è stato costruita una comoda strada d'accesso e sono stati costruiti dei piccoli parcheggi in modo da agevolare l'accesso e la permanenza da parte dei turisti. All'anno prossimo Elena Fiorentini
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sfilata di antichi costumi - vivandiere -°°° Le Taissine, lavoratrici delle miniere di Gorno, in abiti da lavoro
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