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 Per le vie - aiutare gli infelici
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Elena Fiorentini
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Inserito - 11/12/2009 :  08:34:28  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini

Aiutare gli infelici


http://www.concertodisogni.com/mp/link1.asp?TOPIC_ID=9053

Solo a cinque anni dalla morte, si rende possibile il processo di beatificazione di una persona da parte della Chiesa.
Tra i requisiti richiesti perché venga aperto il processo occorre portare le prove di uno o più miracoli, cioè la descrizione eventi di carattere trascendentali ottenuti che non hanno spiegazioni scientifiche.

Uomini santi che aiutano i diseredati: Fratel Ettore e Don Carlo Gnocchi

Tra poco avrà inizio il processo di beatificazione anche di fratel Ettore, mentre quest'anno è stato celebrato santo Don Carlo Gnocchi, il cappellano militare che accompagnò i soldati in Russia. Le loro sofferenze lo indussero ad aiutare il popolo del marciapiede: il dramma impressionante che riguardava i bambini allo sbando mutilati e orfani e senza dimora che vivevano a Milano per le strade.
Li raccolse e diede loro un tetto, cibo e affetto, poi man mano cercò di curarli. La sua opera continua ancora. Raccolse anche i bambini abbandonati dalla nascita nei befotrofi e negli istituti di carità. Ce n'era in ogni angolo d'Italia, erano i bimbi mulatti, nati in seguito a violenze subite durante la guerra e rifiutati dalle famiglie. Li cercò in tutt'Italia, e diede loro una famiglia e il suo cuore.

Don Gnocchi stupì il mondo quando alla sua morte decise di donare a le cornee per ridare la vista a due mutilatini.
Il suo carisma indusse i medici a provvedere immediatamente ai due trapianti e due dei suoi mutilatini ebbero il dono della vista. Fu il primo trapianto, fatto senza l'appoggio di leggi che tutelassero l'operato dei medici.

La casa Betania fondata da fratel Ettore

Casa Betania - corso Isonzo 90 - Seveso (MI)

Chiesi notizie di casa Betania. Mi fu confermato che casa Betania è diventata una realtà, povera ma vera.

Accoglie soprattutto donne e bambini. Tutto il materiale possibile e immaginabile per loro è un tesoro. Fui pregata di non gettare via nulla, indumenti vecchi e stracciati a loro vanno bene, c'è gente che non ha nulla, ma nulla davvero.

I volontari riparano, puliscono, rimettono in piedi vecchi abiti perchè gli ultimi abbiano di che coprirsi.
Vi raccontai in "concerto di bimbi" la storia delle suore della clinica città di Milano, che facevano gomitoli con i golfini donati dalle signore eleganti per preparare il corredino di un nascituro, figlio di una loro inserviente priva di sostegno. Il gomitolo conteneva lurex, ma anche loro non potevano fare diversamente.

Uomini e donne, homeless, sans papier, gli ultimi dannati della terra trovaro parole buone e rifugio con fratel Ettore e i volontari stanno continuando la sua missione.

Consegnai perciò al volontario un pc, le cassette VHS, alcuni vecchi pullover e abiti destinati alla discarica, e andò in visibilio quando gli dissi che, se voleva, gli avrei dato una lampada.
Campeggaiva nel mio salotto, ma mi dava fastidio , era ingombrate ma non l'avrei mai eliminata perché donatami in ricordo di un' amica deceduta prematuramente. Apparteneva ad un arredamento griffato, era di opaline bianca e si illuminava tutta con le lampadine all'interno della struttura di vetro con i profili di metallo bianchi.
Se la donavo mi dissero che era così emplice ed essenziale che avrebbe abbellito la minuscola cappella disadorna e avrebbe fatto anche da supporto al crocifisso.
A volte mi gaiurdo intorno, faccio una domanda ad un librario su un libro esposto e una persona, illustra sconosciuta, mi insulta perché avrei offeso qualcuno.capita in anche in tra o in autobus. Per fortuna ci sono queste persone rare, solo il sapere che esistono e sono esistiti riescono a conciliarmi con il resto del mondo troppo spesso egoista .

Elena


   
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