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Inserito - 17/09/2008 : 06:20:24
il palloncino chiamato subprimes si gonfiava sempre più e su di esso si appoggiavano tante entità finanziarie, il palloncino si sgonfia e le entità si ritrovano in aria con sotto il vuoto e, tra queste entità, ci sono diverse banche. Negli Stati Uniti hanno consolidato, il termine nazionalizzato non è del tutto corretto dato che erano istituzioni miste e senza regole di controllo antioligopolistico, le banche garanti dei mutui, la speranza è che in un paio d'anni la ripresa economica ricopra di denaro il vuoto che si è formato sotto le banche, altrimenti sarà un ciclone di proporzioni globali. Diciamo che oggi come oggi, una Standard e Poors o una Moody's che si trovassero su Marte, direbbero agli investitori marziani di stare alla larga da tutti gli assets finanziari del pianeta Terra, che sarebbero valutati come junk bonds. A questo punto, senza più fondamentali congiunturali a disposizione, il rischio è di tempeste di panico psicologico sui mercati senza possibilità di riparo, i soldi corrono veloci in tutte le direzioni per salvare il loro valore, non c'è rete se non appunto il consolidamento, che significa svenarsi se non arriva un pronto recupero economico, diciamo che è come il gioco delle tre arance tirate in aria da un giocoliere, il giocoliere deve essere proprio bravo e instancabile, nel nostro caso, altrimenti marmellata. Di fatto si è formato un buco nero al centro del nostro pianeta, che si può ingoiare tutto l'esistente, senza bisogno del bosone dell'acceleratore di Ginevra.
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