Mito:
Milano - Torino

A settembre le manifestazioni musicali organizzate da Milano e Torino presentano molte novità.

Il programma è gi stato distribuito. Verranno proposte anche musiche sconosciute alle masse, o perché proveniente da paesi lontani o perché composte in epoche lontane sono spesso gratuite, roba da palati raffinati...Credo che varrà la pena cercare di esserci.

Ogni essere umano ha bisogno di musica, ma quale? Solo la musica commerciale, creata secondo dei criteri studiati a tavolino da esperti di marketing? Sì , anche di quella, la musica di consumo, che praticava in modo superbo Wolfgang, fin da bambino e il suo grande predecessore, Johan Sebastian Bach per arrivare al Novecento dove la tecnologia avanzata sforna musiche che vengono bruciate in un batter d'occhio e molte composizioni di valore vengono troppo velocemente dimenticate.

Noi utenti dobbiamo prendere atto che abbiamo mille possibilità di usufruire della musica, mille? no, mille è un numero riduttivo. La musica è un universo che non si esaurisce solo con i concerti ad alto tasso di decibel e con 80.000 mila presenze alla volta, ma c'è molto di più.

Io, ad esempio, ho un mio modo di ascoltare la musica. Non amo sentirne troppa, anzi la centellino, la sorseggio, la studio, la osservo, la scruto. Non riesco a studiare o a leggere con la radio accesa, ad esempio, perché convoglierei l'attenzione solo sul fatto sonoro.
Mi piacerebbe essere un'insegnante di musica che dispone di un vivaio di giovani talenti da curare con amore per vederli sbocciare. Era accaduto, ma con quale risultati? La ragazzina che ho mandato in conservatorio si è dipomata lo scorso anno in pianforte e ora studia per diventare ingegnere, il bambino di 11 anni, talentoso che in un solo anno suonava i valzer di Chopin senza nessuna esperienza, solo il suo istinto e la sua intelligenza, entrò in seminario per potere accedere agli studi musicali ( non aveva molti soldi )e questi sono solo alcuni esempi.
Mi piacerebbe ascoltare le musiche composte dai nuovi talenti che hanno scritte con maestria, talento, fantasia, ma senza ansia,... ci sarà visibilità? Potrò vendere i miei pezzi, vederli utilizzati? Vorrei ancora tante altre cose, ma a che serve?...
Sono contenta che sia arrivato alla ribalta Giovanni Allevi, il talentoso idolo dei ragazzini.
"Ma in Italia ci sono troppi conservatori", ribadisce il ministro, gettando lo scompiglio tra gli addetti ai lavori.

A noi non resta che arrenderci e accettare quel che troviamo, e se ci capita di sentire, come ieri all'Ottagono( Galleria di Milano) una pianista che si spaccava le braccia su una specie di piano elettrico orribile, non ne ho mai visto uno peggiore, non era un Clavinova o un Roland, almeno...non credo...che miagolava, con suoni brutti e confusi, colpa degli organizzatori, l'acustica va trattata con cura...ah l'ignoranza...c'è da augurarsi che almeno abbia avuto una buona ricompensa economica, ma chissà perché non ci credo.

Elena Fiorentini