Negli ultimi mesi e in particolare nelle ultime settimane ho avuto una risposta interessante, sovente sono fuori ufficio per visitare clienti in buona parte d'Italia e rimango sorpreso quando una gran parte di essi mi ricevono e paiono non desiderare discutere di lavoro, non subito almeno, ma iniziano a pormi domande su... Concerto di Sogni. Scopro che tanti sono i nostri lettori silenziosi, di cui non avremmo mai notizia nè traccia se non per puro caso o incontro fortuito, ma sono davvero tanti, sono curiosissimi sulle ragioni che ci spingono a scrivere, si interrogano sulle nostre vite, sperano di poter ascoltare le nostre voci quando capita, hanno miriadi di domande per noi : sono i nostri lettori.

Sovente io stesso mi interrogo se abbiamo dei lettori veri oppure se i numeri piuttosto soddisfacenti di collegamenti a Concerto di Sogni nascondono solamente la realtà di richiami di motori di ricerca, freddi automi senza anima che sommano le nostre fatiche semplicemente a dei contatori. Esistono davvero oppure no i novantamila lettori e qualcuno davvero scorre le centoventimila pagine registrate nelle statistiche?

Pare proprio di sì, pare proprio che Concerto di Sogni abbia creato una armata silenziosa di persone che ci leggono con piacere e attendono ogni nuovo scritto con impazienza. E' sufficiente pronunciare pubblicamente il nome di Concerto di Sogni che all'improvviso qualcuno esclama con entusiasmo :"Concerto di Sogni? ma io lo leggo spesso!".

E poi le domande :"ma li conosci di persona gli scrittori? e quando comparirà il nuovo racconto del mio preferito?".

E ore che si credeva dovessero essere dedicate al lavoro si trasformano in lunghi momenti di intensa scoperta, rimango tante volte incredulo dalla profondità dei nostri lettori, gran parte dei quali non avrebbe il tempo di scrivere, ma trova sempre il tempo di leggerci.

Esistono veramente e non sono motori di ricerca, non sono automi, sono esseri umani in carne e ossa che manifestano la loro sorpresa per il nostro piccolo progetto e la loro gioia nel seguirlo.

E quando ci si saluta per tornare alle rispettive occupazioni, è come se non si fosse parlato abbastanza, come quando si apre una porta verso un mondo, lo si assaggia, lo si gusta, e poi lo si deve lasciare, rimane la nostalgia e la voglia di tornarci e di approfondire.

Molte volte è commovente accorgersi di quello che voi, carissimi concertisti, state facendo per la nostra società, per quella speranza di una costruzione che dimostrate possibile.

Non è possibile, senza scrivere per ore, riportarvi esaustivamente le parole dei nostri lettori, che trovo sempre più frequentemente e in luoghi sempre diversi. Vi vogliono bene, vogliono bene a voi concertisti, sapete portare la luce e sapete incredibilmente precedere l'evoluzione umana, quella grande maggioranza di scrittrici rispetto agli scrittori significa moltissime cose, significa immaginare un mondo straordinario e finalmente segnato da contributi tali che, adesso che si palesano, non è più possibile neppure considerare una società differente di cui essi non siano i mattoncini.

Certo significa che per me il sogno dell'agognato premio pulitzer senza concorrenti diventa un miraggio, ma cercherò di farmene una ragione.

Il mondo non è silenzioso dunque perchè estraneo al nostro Concerto di Sogni, è un silenzio di passi felpati, vicini, avvolgenti, esseri che ci accarezzano e che ci abbracciano, sono qui, insieme a noi, i tantissimi lettori di Concerto di Sogni.

Li incontrerete con sempre maggior frequenza, vi stupirete della loro dolcezza, vi domanderete se davvero siete stati voi a riempirli di tanta fiducia.

Sì.

Roberto Mahlab