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 Un bicchiere di troppo
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Mercedes
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Inserito - 21/04/2006 :  08:50:06  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Mercedes Invia un Messaggio Privato a Mercedes

Un bicchiere di troppo

Quando fu invitata al compleanno dell’amica, la sua unica preoccupazione furono…..i capelli. Castano dorati, li portava lunghi sulle spalle con leggero tocchi di luce, ed incorniciavano un volto giovane, luminoso, definito da tutti da “madonna bizantina”. E non fu preoccupata per l’abito perché qualunque cosa avesse indossato sarebbe stato bello. Piccola di statura, fisico svelto di ventenne….un “donnino dolce come nu babà” Insomma una Venere tascabile. Espressione ammirativa dei giovani attendenti del papà generale. Entrò quindi sicura di se nel salone e si trovò subito a suo agio con i ragazzi presenti.
Uno però la colpì in maniera particolare. Era alto, magro, fisico atletico, bruno di capelli e dagli occhi neri…….un dio greco. Se ne sentì turbata, ma la serata trascorse allegra e serena, Nietta si divertì rise, scherzò con tutti…..mangiò dolci e…..mentre altri ragazzi la circondarono di attenzioni, il bel giovane non la degnò neanche di un ballo.
Il giorno dopo le arrivò la telefonata dell’amica – “Nietta – esordì Mara – complimenti! Hai .fatto una conquista niente male!
-“Siiii? E chi è il “lui”? Tono stupito ma speranzoso, dopo tutto poteva anche essere il bel giovane!
-“ Poverina – ridacchiò Mara – non dirmi che non lo sai!!!
Perplessa Nietta si mordicchiò le labbra pensando…”sta a vedere che ho colto nel segno”. Poi rispose….” In verità non lo so, e non fingo…”
-“Ma se ti mangiava con gli occhi! – proruppe Mara ridendo….- E’ Mauro, il bel carabiniere! Anzi, ascolta ti ho chiamato perché mi ha chiesto il tuo numero di telefono. Vuole invitarti a cena una sera di queste….cosa faccio posso darglielo?”
Improvvisamente si sentì scombussolata, il cuore cominciò a fare delle capriole nel suo petto, ma con aria indifferente rispose….- “Ma si, certo, puoi darglielo, vedrò poi, non so, deciderò.”
Di li a due giorni il giovane telefonò e lei accettò l’invito a cena.

Quando entrò nel locale gettò un’occhiata circolare, ma non vide molto, era emozionata e cercava di tenere un contegno sostenuto come di chi è abituata a pranzi e cene in etichetta, e sebbene fosse, in realtà, vero, era la prima volta che si rendeva conto di tutto, ciò che la circondava. In altre occasioni non era emozionata e timorosa come quella sera.
La luce,le fece una certa impressione perché era soffusa, rosata e creava intorno a lei un silenzio ovattato, rotto appena da una musica di sottofondo, delicata, deliziosa. Era evidente che il giovane desiderava farle una buona impressione, desiderava conquistarla a tutti i costi, e non immaginava certo che a lei piaceva così com’era senza quello sfoggio di lusso, di eleganza.
Cominciarono a servire la cena, ed il cameriere le versò nel calice di cristallo un vino dal colore biondo e dal perlage finissimo. Sorrise e decise di non dire nulla, ma il giovane alzò il bicchiere e l’invitò a fare altrettanto per un brindisi iniziale. Riluttante ma ormai coinvolta alzò il bicchiere e bevve. Il pranzo si svolse con garbo, e Nietta ascoltò Mauro che dichiarandole la sua simpatia, il suo amore e la sua decisione di presentarsi a suo padre il generale, la fissava teneramente negli occhi…….e intanto il cameriera riempiva i bicchieri. Quando provò ad aprire bocca per rispondere…”Si sono felice” non ne uscì che un balbettio confuso e un diluvio di lacrime. E più Mauro allibito le chiedeva “perché, cosa ho fatto” più lei piangeva e singhiozzava. Non sapendo come risolvere la situazione si alzò e fuggì via dal locale, chiamò un taxi e si rifugiò in camera. Ai genitori esterrefatti non dette spiegazioni, ma a loro fu chiaro subito che essendo astemia, la povera Nietta era sbronza, una sbronza triste e piagnucolosa che fece finire sul nascere il più grande amore della sua vita. Un amore naufragato in un calice di Chardonnè…….


Mercedesmarconi

   
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