E porterà bene anche a questo treno, sempre lo stesso che parte dalla Svizzera per Roma, ma indagato da tre registi che, con diverse sensibilità, trattano il tema della solidarietà mostrando come, in ultima analisi, siamo tutti "senza biglietto".
Gente che affolla le stazioni, groviglio di destini, impronte di vita destinate a sfumare con il passare dei chilometri e un filo conduttore fra tre storie che seppur girate con l'originalità propria di ciascun regista, formano un tutt'uno, meglio di altri film ad episodi , in genere slegati fra loro.

Molto gradevole anche se - per quanti soffrono il movimento, considerando i 1500 chilometri del viaggio, - è consigliabile acquistare insieme al biglietto del cinema anche una xamamina.