Una giornata molto triste quella di ieri, ultima domenica utile per fare gli acquisti per Natale.

La città in parte deserta per il lungo ponte delle vacanze invernali, i ragazzi delle periferie,con i loro abbigliamenti colorati e la loro allegria , non poterono raggiungere il centro della città per via dello sciopero dei Tranvieri.
Come al solito c’era un grande affollamento alla Rinascente, sembrava che tutti gli abitanti si fossero ritrovati nell’ oramai vecchio magazzino, dove l’aria è irrespirabile. L’unica cosa che rimaneva da fare era quella di raggiungere il centro commerciale fuori Milano, al Carosello di Carugate, dove c’è sempre molta allegria, numerosi negozi di vari generi, più un grande corpo centrale , ne fanno l’area commerciale più grande di Italia...
al nostro arrivo fummo accolti da una enorme struttura colorata che fungeva da Albero di Natale gigantesco, con luci che cambiavano continuamente in modo molto suggestivo.

Nell’atrio una interessante mostra di presepi peruviani,che torna ogni anno, il tavolo della Croce Bianca con le piantine delle Rose di Natale in vendita, il banchetto delle prenotazioni per il veglione di fine anno nella zona di Carugate – Cernusco, la zona dell'elettronica mertò un nostro ohhh ammirato ...
... mi ricordai di non avere più l’aspirina cardiologica e trovai la farmacia ancora aperta.
Gentilissimo il farmacista mi portò un bicchiere d’acqua perché ero in ritardo di sette ore!
Uscimmo avendo acquistato solamente l’aspirina e la piantina della Croce Rossa.

Per concludere questa strana giornata di non-spese, prima di rientrare ci fermammo al magazzino di generi alimentari via Rubattino, sorto su una parte dell'area dell’ex Innocenti, il resto destinato a costruzioni residenziali.

Prima di entrare , nel buio, sotto la pioggerellina gelida, scorgemmo un ragazzo che vendeva i braccialettini multicolori fatti da fili annodati. I ragazzi dicono che portano fortuna.
Un ragazzo nero come il carbone, fece un piccolo movimento per offrirci la merce, con scarsa convinzione e molta rassegnazione. Tirammo via, io e mio figlio, veloci.
Ci restava da acquistare un po’ di frutta, mele e mandarini e non vedevamo l'ora di ritornare a casa
Mentre eravamo nel magazzino, al caldo, mio figlio a un certo punto esclamò:
” Chissà se è Mussulmano!”
“Penso di sì”
“Che cosa dici? Gli comperiamo qualche cosa?”
Controllò attentamente gli ingredienti delle pizzette, quelle fatte con la sfoglia, squisite, poi cercò un bel pezzo di fontina,vicino alle casse scelse i cioccolatini Ferrero, squisiti, evitando accuratamente quelli contenti alcool e qualche altra cosa.

Uscimmo di corsa, temendo che se ne fosse andato, invece era ancora là , come lo avevamo visto. Gli donammo il sacchetto,spiegandogli ogni cosa che avevamo acquistato e soprattutto gli facemmo capire che il bel pezzo di fontina non era lardo!!!

Si entusiasmò per le pizzette e per i cioccolatini, simboli della società del benessere. Con poche lire i frati francescani danno da mangiare e un cambio di biancheria ai poveri, non chiedono nulla.

Questo ragazzo,irregolare, o clandestino, sembrò un po' intimidito.
Sembrò tuttavia avere compreso che il piccolo aiuto gli era venuto da un fratello più fortunato, che aveva compreso tutte le difficoltà della sua vita disperata.

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