luisa camponesco
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 Inserito - 28/04/2003 : 16:34:13
Ci sono momenti nella vita che rimangono impressi nella mente e nel cuore e il pensiero vi si rifugia nei momenti più difficili per trarne forza. Questo è stato per me il viaggio in Perù, un paese splendido dove la natura aspra e selvaggia diviene armonia di colori e profumi e ti entra nell'anima.
L'ho percorso tutto dal nord, attraversando i valichi andini fino alle zone desertiche del sud. Certo non immaginavo che in quel giorno d'agosto di molti anni fa avrei vissuto una bella avventura.
All'aeroporto di Lima ci aspettavano gli amici appena rientrati da una missione in amazzonia eravamo ansiosi di conoscere i risultati delle loro ricerche e soprattutto di sapere come avevano vissuto per un mese in foresta, ma dopo un così lungo viaggio e il fuso orario dormii per dodici ore consecutive praticamente fino al giorno successivo.
Era appena l'alba quando partimmo verso la necropoli di Chancay,a pochi km da Lima qui incontrammo dei tombaroli che ci offrirono reperti, alcuni falsi altri autentici, per molti di loro questo commercio è l'unica fonte di sostentamento. Il tempo tiranno non ci consentì di fermarci a lungo infatti ci aspettava un viaggio di circa 10 ore verso Chavin de Huantar. Paesaggio mutevole e affascinante
la salita era ripida e la strada stretta le ruote del mezzo rasentavano il precipizio. Le ore passavano alcuni incominciavano a lamentarsi
- ma chi me l'ha fatto fare stò viaggio era meglio andare al club Mediterranèè
ma poi dietro ad una curva lo spettacolo dell'ultimo raggio di sole sui ghiacciai della Cordigliera, allora mi resi conto di quanto ero fortunata, bastava un simile spettacolo per far scomparire la stanchezza. Era molto tardi quando arrivammo a Chavin non sentivo più le gambe per non parlare di altre parti del corpo, mi buttai sul letto senza cena e dormii fino all'alba.
Chavin de Huantar sorge ad un' altitudine di 3.500mt e si pensa sia stato un centro cerimoniale e di culto anteriore agli incas, un centro di potere magico-religioso risalente al 2000 a.c.
La struttura principale è chiama El Castillo, si scende attraverso uno stretto cunicolo fino ad una stanza principale dove si erge una stele chiamata El Lanzòn. Mi ricordo di aver pensato quanto dovessere essere stati magri i costruttori di quel sito visto che in certi passaggi le pareti mi sfiioravano i fianchi, la luce proveniente da prese d'aria creava un'atmosfera suggestiva attorno alla stele monolitica che in realtà doveva incutere terrore, almeno questa era l'intenzione dei suoi costruttori.
Dopo aver fotografato anche il paesaggio circostante ci accingemmo ad un'altro lunghissimo viaggio verso la cittadina di Huaraz.
Cominciammo di nuovo a salire sempre più in alto con la bombola di ossigeno a portata di mano, sempre più sù su quella strada di terra battuta che sembrava non dovesse finire mai, finchè qualcuno mi sussurrò all'orecchio:
- questo è il tuo battesimo dei 4.000mt
Non riuscivo a crederci, così mentre ci sgranchivamo le gambe fotografai la scritta "Altitud 4178 msnm" dopo cominciammo a scendere verso la costa.
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