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 7 Riflessioni
 riflessioni - la paura

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Yama no Kaze kendo, riflessioni: LA PAURA

La paura è il vero nemico.
La paura è spesso causa di insuccessi.
La paura di essere sconfitti è la migliore alleata del nostro avversario.
Dobbiamo controllare la nostra paura, accettarla e controllarla.
Dovremo creare le condizioni perchè la paura non si depositi nella nostra mente.
Riconoscere le nostre virtù e ammette re i nostri difetti sarà un buon esercizio.
Questo ci garantirà una posizione cosciente.


Vento

Grazia
La paura fa parte di noi, la nostra natura umana è fragile e la paura ci fa sbagliare.

Arriva all'improvviso, quando meno te l'aspetti, vorresti farne a meno...ma non è facile, a volte non dipende da te...è inconscia.

La paura di sbagliare....la paura di amare...la paura di una nuova vita....ti bloccano e non combini più niente di positivo.

Io penso alla paura come ad una malattia, vorresti guarire ma non riesci, le medicine non bastano, ci vuole tanta forza di volontà , amicizie vere che diano sicurezza e anche tanto amore (per i più fortunati).

Ciao.

Grazy

Yama no Kaze cara Grazia,
il 10% delle nostre paure deriva da un puro e semplice istinto di sopravvivenza, pensa, ad esempio, alla paura del vuoto, non ti metteresti mai a ballonzolare sulla ringhiera del balcone del decimo piano ...
Il restante 90% deriva invece da fattori di insicurezza presenti in noi stessi. Come dici tu stessa: è l'insicurezza che ci fa temere di errare, di amare, di affrontare le novità.
Per l'insicurezza ci sono medicine, prima di tutte la conoscenza. Il sapere di essere "adeguati" alle circostanze evita l'insorgere della paura. Una persona che si trova coinvolto in un evento negativo (incendio, terremoto, incidente ...) di cui conosce le dinamiche ed i comportamenti corretti da adottare difficilmente sarà preso dal panico e con ciò aumenterà enormemente le sue possibilità di sopravvivenza.
La riflessione, il mio scritto di partenza, è poi estrapolato dagli insegnamenti di Ito Ittosai Kageisha, grande maestro giapponese di spada vissuto a cavallo tra il XVI ed il XVII secolo. Il suo lavoro era di addestrare i samurai al duello e alla battaglia, ovvio che per questi guerrieri la paura fosse il nemico numero uno, da sconfiggere sicuramente prima dei propri avversari.
Le filosofie orientali, collegate alle arti di combattimento, indicano tutte una via prioritaria per il controllo della paura ed è la conoscenza di se stessi, la consapevolezza dei propri limiti, delle proprie caratteristiche, pregi e difetti appunto.
Ciao


Vento

Grazia
L'argomento sta diventando interessante....

La filosofia orientale, al riguardo, è certamente fondamentale, penso che i Samurai, siano stati uomini molto coraggiosi, grazie alla disciplina fisica e mentale, ma la loro visione della vita era certamente diversa.

Anche il filosofo greco Epicuro, riteneva che, per arrivare alla felicità, il giovane deve liberarsi delle paure "per affrontare con coraggio l'avvenire", mentre il vecchio deve saper conservare i bei ricordi, per rimanere giovane nello spirito.

Continua, dicendo che la morte non deve essere temuta, perchè..non è nulla. "Quando ci siamo noi, la morte non c'è, e quando c'è la morte, non ci siamo noi". La morte è quindi assenza di sensazioni ed è sciocco averne paura.

Certo che, se riuscissimo a seguire queste filosofie, tutto sarebbe diverso.

Devo anche dire che ci sono le paure al femminile e al maschile:
per noi donne è normale avere paura, ma l'uomo è sempre visto come più coraggioso.

Che dire poi delle paure di massa?
Paura delle catastrofi....delle malattie......degli attentati...ecc...

Nel Medioevo tutti avevano paura della peste nera, ma ancor oggi molte paure sono rimaste, di cose che sappiamo di non poter gestire.

Ciao.

Grazy

emofione La paura... quella giusta, quella pura, quella del respiro superaffannato, del cuore in gola, e del gelo dietro alla testa, quella della semi-paralisi, dell'immobilità, quella della tensione che ti fa tremare inavvertitamente una o entrambi le gambe, quella della morte e della vita, quella di inseguire i sogni e quella di mollarli quando non è più il loro tempo, quella di non riuscire o di ottenere troppo successo, quella di apparire o rimanere incompreso ed inascoltato...IO NON HO PIU' PAURA DELLA PAURA, adesso sono adulto e l'accetto di buon grado...è un'amica in fondo in fondo, ed è anche quella che mi consente di avvertire i pericoli e di andar loro incontro, perché non mi tiro mai indietro, ma con una certa consapevole scioltezza...

Thomas Mann diceva che l'unico vero sentimento col quale aveva vissuto per tutta l'esistenza era la paura. Forse un pò estrema come considerazione, ma con un certo fondo di verità...la paura ci muove e ci accompagna, sempre, basta saperla riconoscere, controllare, addomesticare....
Così si può sconfiggere, così saremo noi a a guidare lei e non viceversa.
Ho PAURA di essere andato fuori tema...o forse no.

E.

lissa La paura di essere me stessa,la paura di non cambiare mai...la paura di invecchiare,la paura di perdere chi ami..la paura di amare troppo..la paura di rivivere certi momenti...

quando penso alla paura riesco soltanto a dirmi che devo conviverci perchè non credo si possa guarire dai nostri timori..timori che avremo sempre fino a quello più grande ed inevitabile....


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