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 La poesia alle vongole

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Roberto Mahlab
Si dice che non si devono aprire le vongole nel piatto di spaghetti la cui conchiglia e' rimasta chiusa dopo la cottura e che si devono gustare solamente quei frutti di mare il cui guscio si e' aperto alla forchetta. Penso che vi sia gia' balzata alla mente l'analogia ad una moderna forma di poesia dal sapore mediterraneo, che in prima approssimazione possiamo definire la poesia con il guscio, quando esso si apre e comunica il se' interiore al mondo con reciproco gusto.

Le forme classiche di poesia non sono necessariamente riflesso completo dell'animo, le parole vengono utilizzate per mediare, non sono esclusivamente dirette verso il particolare lettore, ma si fanno assaporare per scelte linguistiche ricercate, inoltre una poesia classica puo' essere non solo espressione del se', ma anche descrizione di altri animi o della natura.
In particolare quando facciamo leggere a qualcuno una nostra poesia, la risposta in genere e' un certo soddisfacente :"che bella poesia" ma non l'anelato :"come sei bello".

Introduciamo ora una piccola digressione sui problemi di comunicazione, quante volte capita che a seguito di nostre proposte non accolte come desideravamo, una nostra reazione critica nei confronti degli altri che neppure conosciamo prenda il posto della piu' corretta necessaria ironia verso noi stessi? Cioe' si tende a dimenticare che noi non siamo proprietari di altra vita che non sia la nostra e che tale liberta' non e' solo riservata a noi ma a chiunque abbia avuto il regalo dell'esistenza.

La questione che ci si puo' porre e' dunque la seguente:
esiste una forma di comunicazione che ricada nell'ambito dell'arte e sia in grado di utilizzare parole dirette e rappresentative esclusivamente dei sentimenti del proprio animo, che possa essere recepita da chi la legge come sincera descrizione di noi stessi e di quel momento e di rispetto verso l'altro e il suo diverso momento, senza l'utilizzo di parole mediate e ricercate, che possa possedere ironia verso di se', dolcezza verso l'altra persona, accettazione del destino e che induca chi legge a rispondere comunque con un sorriso?

La risposta e' positiva, la forma di comunicazione si chiama :"la poesia alle vongole", come il mitico frutto di mare, la vongola che si apre e che non ha da offrire altro che se' stessa.

Facciamo un esempio. Supponiamo che abbiate intravisto una persona che vi e' simpatica e che decidiate di invitarla a prendere un gelato, supponiamo che quella persona non sappia neppure che esistiate e dunque non vi risponde. Sovente succede che si consideri la mancata risposta crudele e si reagisca con delusione e questo provoca fastidiose conseguenze per tutti, sentite invece come comunicherebbe il suo stato d'animo un poeta alle vongole:

Tu, io e il gelato

Il mio invito per un gelato
ho aspettato
ci ho pensato
concludo non sia stato accettato
peccato

spero tu stia bene
e' quello a cui si tiene

torno al mio concerto
un saluto da Roberto

(un poeta alle vongole)

Come vedete il testo contiene tutte le condizioni di cui abbiamo parlato sopra, riporta esattamente l'animo utilizzando termini immediati e non mediati, riconosce con ironia l'accettazione che non esiste imposizione, si rivolge alla lettrice con parole di augurio per la salute e la vita e conclude con un saluto che indica le differenti strade che si diramano da quel punto in cui ci si e' sfiorati.
Raccomando agli iscritti all'accademia dei poeti alle vongole di firmare sempre i testi con la dicitura :"un poeta alle vongole", la Storia della letteratura dovra' ricordare gli autori e coloro che svilupperanno questa nuova modalita' artistica di comunicazione.

Presto vi proporro' altre poesie alle vongole, con uno studio analitico di ogni testo.

Come nota finale vorrei rendere noto che tutto e' nato perche' a me piacciono gli spaghetti alle vongole, anche se non dovrei dirlo cosi' apertamente dato che non e' uno dei cibi che nella tradizione ebraica sarebbero consentiti perche' non hanno spina dorsale ne' squame, ma ho proposto ai miei rabbini che, in cambio della dispensa a poter mangiare le vongole, mi impegno a non mangiare un cibo consentito e cioe' le cipolle.

Roberto
(Cattedra di poesia alle vongole - facolta' di letteratura dell'universita' di Concerto City)

La poesia alle vongole fu una forma romantica d'arte minore caratteristica del ventunesimo secolo.
(Dall'enciclopedia galattica - edizione giugno 2623)

ophelja
All'Egregio Professor Roberto
Straordinario della Facoltà di Letteratura
di Concerto City

Quale rappresentante, democraticamente autonominatasi durante un estivo torneo di burraco,(alias canasta riveduta e corretta), delle Cozze dell'Adriatico, chiedo ufficialmente l'inserimento di un seminario, un corso di studio,un fritto misto o altro, sulla categoria che, con orgoglio e meritatamente,rappresento.
Nel frattempo, sottopongo alla Sua valutazione l'allegata esternazione .


Post per pasta
(con pesto)


Sono al mare e, senza vento,
non son certo in gran contento;
mi consolo con la pasta
un piattino di pennette
profumate,
con il pesto.
(mi ci metto il parmigiano?
Si vabbè, che non sia grana),
e in risposta alla proposta
di un dottore della crusca
scrivo lesta la richiesta
e veloce faccio un POST.

(una cozza di poeta)


Ophelja

Roberto Mahlab Noto con piacere che il corso sulla "poesia alle vongole" e' stato scelto dai concertisti iscritti alla facolta' di letteratura dell'universita' di Concerto City. Informo subito che per superare l'esame si devono versare cento concertdollari nel cassetto della cattedra.

Veniamo alla seconda lezione.

Sovente nella nostra vita noi tendiamo a trarre spunto da un avvenimento per corroborare il significato di un altro avvenimento. Non so se vi sia mai capitato di riconoscere in un fatto che vivete in un determinato ambiente la prova filosofica di un altro fatto che avete vissuto in un altro ambiente. Prendiamo il caso che vi abbia abbandonato la fidanzata e che questo sia successo in un giorno di pioggia. Verosimilmente rimarra' stampato nella vostra mente che i due avvenimenti si spiegano l'un l'altro, vi ha abbandonato perche' pioveva e pioveva perche' vi ha abbandonato, ma se fosse davvero cosi' sarebbe inutile spendere un sacco di soldi in costosi satelliti meteorologici per la previsione del tempo, basterebbe seguirvi. Ne consegue che l'ipotesi non e' corretta e che la ragazza vi avrebbe abbandonato anche se fosse stato un giorno di sole, una conclusione molto consolante.

Eppure siamo tutti esseri umani e fa' parte della nostra imperfezione coltivare analogie e filosofie mescolando argomenti diversi. Dunque io affermo che non sia stato un caso che il giorno dopo aver iniziato il corso di "poesia alle vongole", mia nipotina mi abbia fatto un riassunto di una materia che sta studiando per le lezioni di teatro.

Si trattava del metodo Stanislawsky, utilizzato dall'Actors' Studio per forgiare i migliori artisti cinematografici e teatrali. Il metodo spiega innanzitutto che gli esseri umani sono dotati di una memoria emotiva che si alimenta grazie alle vicende che ci hanno coinvolto, che abbiamo vissuto. Ad ognuna di queste situazioni noi abbiamo reagito con una emozione e con azioni derivanti da tale emozione. Un artista deve essere cosi' in grado di riflettere sul palcoscenico, qualsiasi sia la sua parte, la medesima emozione, recitando come se l'avvenimento lo coinvolgesse personalmente in quel momento, l'attore e' cioe' anche il personaggio stesso.
Il metodo Stanislawsky viene considerato contrapposto al metodo Brechtiano che raccomanda invece l'estraneamento dell'attore dal personaggio che e' incaricato di interpretare, l'attore deve mostrare che sta recitando una parte.

Come dunque far coincidere la totale casualita' delle spiegazioni di mia nipotina, che proprio in questi giorni deve essere interrogata, con l'inaugurazione del nostro corso di poesia alle vongole?

Semplice. Il metodo Stanislawsky e' il prescelto per il nuovo stile poetico, solo che non si tratta di recitare delle emozioni tratte dalla memoria emotiva, ma di raccontare direttamente la memoria emotiva mentre viene alimentata da tali emozioni. Se ricordate la prima lezione, e' esattamente l'obiettivo della poesia alle vongole, anziche' la prosa degli attori, si tratta di utilizzare la poesia come trasmissione del pensiero immediato, in modo che sia condivisione, nel totale rispetto dell'altro, come gli attori rispettano il loro pubblico e non lo assalgono, altrimenti le majors del cinema non li assumerebbero piu'.

Ogni nostra lezione comprende anche una esercitazione pratica. Oggi in particolare vogliamo dimostrare che la poesia alle vongole non e' necessariamente comica, nessun genere le e' estraneo dovendo ovviamente riflettere l'animo. L'esempio che vi propongo utilizza infatti un dialogo drammatico.
Partiamo dal fatto : due persone di incontrano via mail e null'altro e dopo un po' una delle due sparisce. Che cosa deve scrivere la persona "abbandonata", rispettando le leggi della poesia alle vongole e cioe' riflesso dell'animo con parole che non mediano la situazione, il rispetto per le scelte e le priorita' dell'altra persona? Vediamo.

Bo'

e perdersi cosi'
senza parole

(un poeta alle vongole)

Poche parole per narrare lo sconcerto dell'animo, il senso di perdita e spiegare tutto questo all'altra persona con il massimo rispetto.

Bene, anche la lezione di oggi e' terminata e vi invito a trascorrere il week end con studi e meditazioni in modo da venire preparati e carichi alle lezioni successive, un suggerimento e' farvi piantare dalla ragazza o dal ragazzo e verificare se siete in grado di esprimere il vostro animo con una poesia alle vongole.

Roberto


L'arte della poesia alle vongole conobbe il suo massimo splendore al tempo della dittatura della traballante giunta golpista dell'isola di Concerto di Sogni. Il tiranno fu deposto a seguito delle risoluzioni delle Galassie Unite che sancirono la sua deportazione al penitenziario di Alcatraz.
Il vitto era pessimo e i detenuti si rivoltarono diverse volte causando dure repressioni da parte delle autorita'.
L'ex dittatore dell'isola di concerto invece mando' semplicemente alla direttrice del carcere, interpretata da Julia Roberts, un bigliettino con una poesia alle vongole cosi' concepita:

Il buon cibo del cuore

La brodaglia non e' buona
ma il mio cuor per te risuona

Dal giorno seguente fu l'unico detenuto ad essere nutrito ad aragoste e sei mesi dopo lui e la direttrice della prigione fuggirono insieme in Messico a bordo della limousine nera utilizzata per le visite dei Vip.
(Dall'enciclopedia galattica - edizione giugno 2623)

Donnad Il tuo sapore è un concerto,
il tuo profumo mi fai sognare,
mi ricordi l'odore del mare
quando il tuo guscio si unisce alla salsa,
a gli spaghetti fumanti,
com'è bello un piatto di spaghetti alle vongole!

Mi è venuta anche a me l'ispirazione, ma penso che non sono brava come poesia delle vongole.


Donnad

ophelja Esercizio n.1 della lezione n.2

Sintesi e rarefazione

OH Yes!

Ophelja

paolo francia Anni fa, durante un viaggio in moto, ci fermammo, io e un mio amico, in un ristorante lungo la strada che porta a Praia mare in Calabria. Erano circa le 15 del pomeriggio e il ristoratore ci propose spahetti alle vongole. Porto' piatti fumanti e l'odore di mare era forte, mescolato al prezzemolo, all'aglio, al peperoncino.. Beh Ci siamo messi a mangiare e in poco tempo avevamo riempito il piatto dei cusci vuoti, con vongole ancora chiuse, che noi, avevamo puntualmente scartato. Chiamammo il ristoratore il quale, semplicemente, ci fece vdere come aprire le vongole chiuse.. Una sorpresa!! Erano tutte buone!.. Come la poesia ermetica.. se sai aprire il cuscio... E' ugualmente alle vongole?

emofione Che sian vongole o patelle
a guarnire le scodelle
che sian ricci o cannolicchi
a inventare piatti ricchi,
che sia il tartufo o il garagolo
a star nel sugo proprio a fagiuolo,
io ti dico caro cuoco
che se il tempo è troppo poco
fai bollire due spaghetti,
levali appena che li metti,
aggiungi un pò d'olio d'oliva,
finchè l'aglio non arriva
a soffriggere nel pentolino,
insieme col peperoncino...
Poi solleva il tutto e mesci
così che pur senza pesci
ma con facili ingredienti
i tuoi ospiti sian sì contenti
da mostrare con un boato
di gradire col palato,
per poi scusarsi dell'accaduto
"Non volevo fare un r..."
ed andarsene un pò rossi
ma coi ventri belli e grossi
di chi è stato proprio bene
alla migliore delle cene.
Ho finito e chiedo venia
ma mi è venuto il baco tenia,
devo correre a mangiare
così vedo se scompare!!!

ophelja Lo stato psico-fisico ha sempre influenzato l’ispirazione.
Nella nascente corrente poetica anche il peso ha un suo peso.


Litterae non dant panem


Poetare un po’ mi spossa
Se per pranzo ho solo un osso

Ophelja

Edited by - ophelja on Jul 14 2003 14:49:05

Beppe Andrianò Ma dico: e il rispetto?
aspetto,aspetto
infine un sospetto

il solito

che a rispondere si faccia prima
che a tentare d'ascoltare in rima
e non comprendere fino in fondo
un messaggio, parole
un mondo.

Confondere gastronomia ed emozioni
interiori può accader a primati
non ad esseri superiori.

Dunque un poco di attenzione
e leggete la definizione
poesia alle vongole
non da mangiare
ma la più semplice
da afferrare.

Compreso o meno vi saluto
sperando che quest'appello
non resti
(dentro)
muto.

Beppe
(poeta alle vongole - principiante)


Beppe Andrianò

emofione Egregio Beppe non temere,
siam capaci di vedere,
era solo per scherzare
che parlammo di mangiare
Sappiam tutti tuttavia
che è ben altra poesia
quella della vongola verace
che attiene a un tema assai sagace
che ha a che fare con emozioni
stati d'animo e pulsioni,
ma davvero caro poeta
non capisti che la meta
era quella di giocar
con le vongole di mar
per non farsi buttar giù
da pensieri e anche tabù
che a volte buttano in depressione
chi ha sofferto per passione?

Che dire allora caro Beppe,
la nostra poesia non seppe
far conoscere il suo intento
e di questo me ne pento.

Scuse a tutti i concertisti,
scrittori poeti e grandi artisti

Emiliano

Beppe Andrianò Grazie grazie prode Emiliano
sai nel dubbio muovevo invano
indeciso se notare
o lasciar ancor passare
ma la voglia, repentina d'una
lettura non troppo adamantina
mi portò al questionare
e, seppur in rima, a replicare.

Ma il sorriso nuovo apparve
alla letta del tuo scritto
in cui, sconfitto,
ammetto d'aver equivocato
e ti dico
"ben tornato!"

(Beppe poeta alle vongole equivocate)

Beppe Andrianò

alex_mantovani Dedicato ad una potessa che non risponde mai.
---

Ti ho guardata
tra le tue parole avvolta
ti ho cercata
ancora questa volta
ti ho ripetuto
quanto io ti trovi bella
e tu ancora senza proferir favella..
ma alla fine smetto
per il mio di me rispetto
ma ottimisticamente
aspetto.


Alex


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