Concerto di Sogni
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 La leggenda di Al, John e Jack

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Roberto Mahlab Tre attori che paiono uno solo tanto si completano per caratteri di scena, Aldo, Giovanni e Giacomo mostrano come il film comico non debba necessariamente seguire la strada della volgarita', ma piuttosto quella della ricostruzione d'ambiente, della satira dei tempi, dell'ironia e soprattutto della ricerca di una trama che sappia non solo far ridere, ma anche sorprendere per i colpi di scena inattesi.

"La leggenda di Al, John e Jack" ci riporta ai tempi delle lotte tra bande di gangsters negli Stati Uniti, c'e' tutto, dalla cattiveria dei boss alla furbizia dei nostri eroi in un modo di divertire intelligente.

Molte sono le pellicole ambientate nei vari periodi delle lotte tra clan di fuorilegge, dal capolavoro "Era mio padre" di Mendes con Tom Hanks al prossimo film di Scorsese con Leonardo di Caprio, epoche storiche e ambienti ideali per chi vuol narrare facendo cinema.... chissa' se sapete che anche la nostra isola di Concerto di Sogni ha attraversato decenni orsono situazioni simili e che anche noi abbiamo avuto i nostri eroi e le nostre leggende.... un piccolo tuffo della Storia del nostro recente passato....

La leggenda di Al Beppone e Robvito Malabbone

Concerto City - dicembre 1931

Erano tempi bui, sia perche' la luce elettrica non era ancora giunta ad illuminare tutte le strade della citta', sia perche' la Grande Depressione succeduta alla caduta della Borsa di New York di due anni prima faceva sentire eccome le sue povere conseguenze sulla gran parte della popolazione. A Concerto City come a Chicago gli inverni erano freddi e nevosi e le Ford nere Modello T scivolavano sull'asfalto gelato delle vie della metropoli, alcune inseguite e altre inseguitrici. A bordo uomini con completi neri e cappello nero a larghe falde e baffi neri. Grazie allo sfondo atmosferico bianco di neve e all'oscurita' della notte, fu solo dopo molti anni che si inizio' a sentire la necessita' delle pellicole a colori e solo perche' le distillerie clandestine fecero la loro comparsa alle soleggiate isole Hawaii. Talvolta accade che lo sviluppo di tecnologie innovative accompagni il diffondersi delle attivita' umane in nuovi ambienti.

"Hai visto Al? scivolando risparmiamo benzina!"
Robvito e Al avevano passato insieme la fanciullezza a rapinare le vecchiette alle fermate delle carrozze a cavalli nel Kansas e ora, adulti, passavano il tempo a sfuggire ai federali che erano alle loro calcagna a causa delle centinaia di distillerie clandestine di aranciata amara con cui avevano disseminato l'isola di concerto, il proibizionismo infuriava e i boss delle diverse famiglie erano impegnati sia a sfuggire alle forze dell'ordine, sia a sfuggire ai killer che l'un l'altro si mettevano alle costole.

"Frena!"
"Dici davvero Al? Ok"
Fu cosi' che Henry Ford divenne ricco, non passava sera che i federali e i gangsters non sfasciassero una macchina frenando sul ghiaccio e le concessionarie facevano meno soldi solamente dei venditori di bevande vietate dalla legge.

Al e Robvito erano due "indipendenti" e, a modo loro, avevano dei saldi principi, quel codice d'onore che era anche la ragione del loro successo, i loro clienti avevano la massima fiducia che mai avrebbero ricevuto botti di semplice aranciata al posto della prelibata aranciata amara.

La lotta per assicurarsi il controllo della distribuzione e di conseguenza il titolo di boss dei boss era spietata ed Al e Robvito avevano escogitato un piano diabolico, invece di rapinare direttamente le banche, rapinavano i rapinatori dopo che le avevano rapinate e poi li denunciavano ai federali con una telefonata anonima, incamerando sia il denaro delle rapine, sia il denaro delle taglie.

Fu allora che la famiglie si riunirono e incaricarono Tim O'Skuart, il piu' freddo e costoso killer dell'isola, di eliminare Al e Robvito.

E cosi' ci ritroviamo a quella sera in cui le Ford nere modello T si inseguivano a vicenda nella nevosa notte di Concerto City, la Ford Modello T del killer che aveva preso in ostaggio Santuzza e Maria, le donne dei due fuorilegge, le Ford nere Modello T dei boss delle famiglie che volevano assicurarsi della riuscita del "contratto", le Ford nere modello T dei federali che dovevano eseguire almeno una cattura importante in vista delle nuove elezioni del sindaco e la Ford NeroAzzurra Modello T dei nostri due eroi....

"Robvito.." sibilo' Al Beppone all'amico battendo ritmicamente il piede sull'asfalto di fronte all'auto fumante "..era proprio necessario distinguersi da tutte le altre auto?..." e in gesto di sfida inizio' a ricoprire il colore azzurro con il colore rosso...." ma scusa Al, secondo te cosi' ci facciamo notare di meno?".
Nessuno dei due comprendeva allora la rispettiva ammirazione per uno dei due colori e l'avversione per l'altro colore, dovettero passare molti anni perche', tornati per una vacanza nei paesi di lontana origine, i loro discendenti potessero dare un significato a quelle incomprensibili, ma geneticamente spiegabili, differenze di opinione.

Intanto il ghiaccio aveva causato il disastro che Al e Robvito si aspettavano e tutte le Ford nere Modello T si erano schiantate l'una nell'altra, tra il fumo dei relitti dei motori i mitra a tamburo crepitavano e, indistinguibili, tutti sparavano a tutti, finche' non rimase nessuno.

"Hai visto Al?" Robvito si rivolse tutto fiero all'amico, grazie alla pennellata di azzurro ci siamo salvati, il loro riflesso condizionato era di avere il grilletto facile verso tutto cio' che e' nero e..guarda.. le nostre biondissime Santuzza e Maria sono sopravvissute e stanno correndo verso di noi e....

"BANG"...

"Robvito!" Al corse verso l'amico che stava lentamente scivolando a terra : "ma che hai fatto O'Skuart? non capisci che i tuoi boss non ci sono piu' e che non ti potranno pagare anche se porti a termine il contratto?"

Al si inginocchio' di fronte al complice e inizio' a parlargli velocemente e a bassa voce e con disperazione, come se pregasse, :"Senti Robvito, se te la cavi ti prometto che dipingeremo di neroazzurro tutte le auto della nostra banda fino alla fine dell'eternita' e che un giorno lontano nel nostro paese natio finanziero' io stesso una compagine sportiva che portera' questi stessi colori...".

Robvito apri' gli occhi, si levo' con agilita' in piedi, spazzolo' via con il palmo di una mano la polvere dal suo completo nero, mise una mano sotto il cappotto ed estrasse dal taschino all'altezza del cuore una lattina di aranciata amara deformata da un proiettile.. "Vedi Al che si guadagna ad essere onesti? Se avessimo venduto come gli altri boss della semplice aranciata in bottiglie di vetro, tu avresti dovuto rispettare la parola e mai una squadra dai colori rossoneri sarebbe entrata nella storia dello sport...."

"Click", fece il mitra di O'Skuart, il caricatore aveva solo un proiettile, Tim era un tipo molto tirato nelle spese, contava di comprare il secondo proiettile dopo essere stato saldato dai mandanti... del resto aveva studiato per fare il killer e nei bassifondi non aveva mai frequentato corsi di matematica.

New York Times, 23 dicembre 1931, titolo a 12 colonne in prima pagina

"CONCERTO CITY: DOVE E' FINITO TIM O'SKUART? LA CITTA' SI INTERROGA."

Parla piu' piano....e nessuno....sentira'.....

Amici...... picciriddi mii.........sappete chessifa' nelle nostre contrade beddissime.....
Ahiaaaahiaiaaaa! Tim O'Skuart e' uommo d'onore ma aveva avvicinato la nostra Maria eppoi la nostra Santa senza chieddere il permesso ammia....e ha anche sparato a me e al mio amico Al Beppone...e io ho detto tchk (suono che si ottiene staccando la lingua dal palato NDR) e Pietruccio e Tano carissimi erano nella stanza..........nulla gli dicei ma igli facirono............e poi tonnarono dammia dicendo tchk...........

......questo segreto rimarra' tra voi e me.....

ma ricoddate picciriddi.......non c'e' Cosa......non c'e'.......neppure Rodolfo Giuliani lo ha potuto provare a Nuova Yorke....echhe' creddevate? Il procuratore di Concerto City? beddommio.........qualche concertdollaro e' passato dimmano.......e molte bocche sono cucite....beddo modo di passare il tempo libbero.... l'uncinetto.......anche Pietruccio e Tano usano l'uncinetto....veri artisti.....la calma nelle vie di Concerto...

Dal vostro Robvito Malabbone......le mani piu' pulite di Concerto City... Uah Uah Uah.........

......nessuno sa.......la verita'.....

Santuzza, picciridda, io ti faccio il piacere di prenderti sotto la protezione della Famigghia.......tu in cambio mi cedi l'appalto delle corse dei cavalli tra il Bronx e il West Side........Maria bedda.....guaddate la nostra consigliori e avvocato....come nei film....solo che qui e' tutto vero....uah uah uah.....

Pronto? Nuovo Yokke Timmes? Ci sta un tale che ha fatto delle domande sul vostro gionnale......vi mando due mii picciriddi.......Pietruzzo e Tano.......da domani si occupano llllloro delle notizie dall'estero...con l'uncinetto....tchk

..........parla piu' piano......

Retegiornale flash

.....la commissione interni della municipalita' di Concerto City non ha raggiunto prove circostanziali che riconoscano l'esistenza dell'onorata societa' nelle nostre vie telematiche..la telemafia quindi non esiste...gli abinontanti dell'isola di Concerto possono trarre un sospiro di sollievo e continuare a pagare senza porsi problemi.....la vita puo' scorrere liberamente e serenamente nelle nostre contrade.....

......e nessuno.......

Ai bordi della piscina di una villa di Concerto City
Pietruzzo.....Tanooooooo........nommitonnano i conti.... che poi il mio amico Al Beppone si arrabbia commia.... fossecchenonavetefattopagareaqualcunoilpizzoperscriveredanoialtriah? Guaddate che non esistere costa, non possiamo fare sconti.......

.........sentiraaaaaa'..

From "The Robfather" - il Robdrino in edizione italiana - @Concerto Movie Syndicate 2003

Eh si', cari abinontanti di Concerto di Sogni, certo oggi e' tutto diverso, quelli erano i tempi dei pionieri, ma e' la sua Storia che fa della nostra isola un luogo reale, un luogo ai confini...della creativita'.

Roberto


Beppe Andrianò Splendido...

Superlativo e magnifico Rob..

Quasi meglio del film di Aldo, Giovanni e Giacomo

L'unica cosa che mi veniva da ricordare del film stesso è stata la trovata (mi han detto che l'avevano fatto anche in altri) di mettere il film che continua dopo la partenza dei titoli di coda.. l'ho trovata una cosa carina e gentile verso tutte le persone che hanno lavorato e che spesso nessuno considera mai.. inserire un pezzo di film dentro i titoli obbliga tutti a rimanere seduti fino alla fine degli stessi.. e quindi inevitabilmente a leggere i nomi di tanti attori, autori, sceneggiatori, macchinisti, addetti luci, etc..

Un bel bravi ai nostri comici milanesi che hanno solo la colpa di tifare per la squadra che ha sbagliato un colore (il blu) su due..

Ciao
beppe


Beppe Andrianò

Paolo_Talanca E no caro beppe,
quel colore è giusto, solo che al posto del nero doveva starci un bel bianco...
Forza Pescara!!!
:)

So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta,
da un fondale,
da un fuori che non c'è se mai nessuno
l'ha veduto.

colibrì A bordo uomini con completi neri e cappello nero a larghe falde e baffi neri. Grazie allo sfondo atmosferico bianco di neve e all'oscurita' della notte, fu solo dopo molti anni che si inizio' a sentire la necessita' delle pellicole a colori...

A quelle parole il produttore produsse una faccia disgustata:

- Che dicesti? Necessità di pellicola a colori? Tchk! Ma quannomai? Ammìa mi piace il bianco e il niro.

- Beh, De Niro in un film finanziato da vossia... ma ci pensa? troppo costerebbe!

- Ma che hai capito, regista dei miei stivali? Il bianco e il niro da soli, senza altri colori...

- Come? Ah si!!... era tanto tempo che volevo creare un’opera minimalista... il bianco e il nero, così scarni, essenziali, concentrano l’occhio dello spettatore sulla linearità dei fatti anziché lasciarlo distrarre dalle scene...

- Ah fetuso il giorno che ti presi dai bassifondi di Concerto City! BIANCO E NIRO: la maglia più bedda del mondo... le partite più bedde del mondo... le vittorie più bedde del mondo...

- ...gli arbitri più pagati del mond... AHIAAAAA!

Fu così che l’urlo del regista di Concerto City fu registrato dai radar di Marte.
Ecco cosa succede a dubitare della squadra più bedda del mondo. C’è qualcuno che non è d’accordo? Ci chieda pure: argomenti incoffutabbbbili abbiamo!

Dal pubblico di Concerto si alza la voce di un coraggioso:

- io! io ho qualcosa da replicare! Non mi sono mai piaciuti questi modi illiberali di tacciare gli argomenti altrui!

- miii! che disse questo? dimmi chi ti manda, dimmelo subbito! Ti consiglio di cantare!

- Puoi scommetterci che canto! Sono tenore nella corale di Concerto City:
I WISH YOU A MERRY CHRISTMAS, I WISH YOU A MERRY CHRISTMAS, I WISH YOU A MERRY CHRISTMAS, AND A HAPPY NEW YEAR!

A quelle dolci note il produttore sembrò versare lacrime di commozione, a cui il regista, alquanto sorpreso chiese spiegazioni...

- Tchk! Sempre il solito sei! Quale commozione, è la rugiada del mattino!

- A quest’ora?

- E cetto, testa di rrrapa! Sei un regista e non conosci la trasposizione meta fantastica???

E così brindarono tutti insieme felici e contenti!

C’è qualcun altro che vuol chiedere spiegazioni???

colibrì


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