Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 tutti i Forum
 1 Due chiacchiere tra amici (presentiamoci)
 otto marzo: auguri maschi!

Dimens. Schermo:
Nome Utente:
Password:
Formattaz.: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Inserisci Collegamento IpertestualeInserisci EmailInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci DicituraInserisci Elenco Inserisci Smilie
ApicePedice allinea sinistraCentratoallinea destraIndentato TeletypeSposta testoInserisci divisore orrizzontaleEvidenzia (Giallo) Insert Flash
RossoVerdeBluBiancoViolaGialloViolettoMarroneNeroRosaArancioOroBeigeverde acquablu marinobordeauxverde chiaro
Messaggio:

* HTML è OFF
* Forum Code è ON

 
Modalità:
Spunta per includere la tua firma.
Spunta per essere avvisato tramite email chiunque risponda al tuo tema.
   
R A S S E G N A     A R G O M E N T I
rosvita Oggi è la festa delle donne, e stavo per mandare un messaggio di saluto a tutte le mie amiche, e poi ho pensato che in fondo sono troppo anticonformista, o troppo conformista, non so. Comunque sono troppo sostenitrice delle differenze e troppo convinta della parità, per cui se ci sono le quote rosa in parlamento voglio pure le quote azzurre tra le commesse dei benetton. E mi piace che in fondo gli uomini siano così diversi dalle donne, perché non saremmo noi, caratteristicamente NOI, se non avessimo un contraltare così altrettanto delineato.
Quindi, non me ne vogliano le femministe a cui devo praticamente tutta la mia attuale vita, né le tradizionaliste, ma io per questo otto marzo vorrei ringraziare tutti gli uomini che mi hanno permesso di diventare la donna che sono.
Grazie.
Grazie per le volte che stavo trasportando mobili e valigie, e mi avete dato una mano anche senza conoscermi. Grazie per quando mi avete aiutato con la batteria dell’auto a terra, anche se subito dopo vi siete fatti quattro risate alle mie spalle.
Grazie per quando mi avete gonfiato la ruota della bici.
Grazie per quando mi avete montato le mensole in cameretta.
Grazie per quando avevo le mani impegnate e mi avete aperto il portone.

Grazie per quando mi avete prestato un maglione, perché lo sapevo che morivate di freddo anche voi, e me ne sono fregata.
Grazie per tutto quello che mi avete insegnato sulla guida e sui motori. E grazie per quando avete guidato voi.

Grazie per le volte, da un finestrino abbassato, mi avete fatto un complimento, magari grossolano, ma voi non lo sapevate che io quel giorno mi sentivo una cozza, e così mi avete confermato ancora una volta che per voi uomini la bellezza non conta, “basta che respira”, e allora c’è posto anche per me da qualche parte!
Grazie per quelli di voi che non mi hanno trattato da “informaticamente deficiente” solo perché ero femmina, ed hanno condiviso con me programmi, consigli, chat, hard disk.

Grazie per quelli che hanno apprezzato quello che cucinavo, e grazie anche a quelli (pochi!) che hanno cucinato per me.
Grazie per avermi insegnato a capire un po’ di calcio, un po’ di sci, un po’ di rugby, un po’ di hockey, un po’ di baseball, un po’ di running.
E grazie per esservi lasciati spiegare un po’ di cinema, un po’ di letteratura e un po’ di make up, anche se magari nel frattempo pensavate ad altro.

Grazie a quelli che parlando con me non hanno detto “voi donne siete tutte isteriche” ma “tu Vita sei una isterica”, e anche se pare assurdo preferire un complimento ad personam che uno ad genere, beh, si vede che a me va bene così (magari sono isterica per davvero…)

Grazie per quando mi avete rimesso in piedi dopo aver alzato il gomito, e grazie per le risate che mi avete fatto fare quando lo avete alzato voi.

Grazie per quando ero spaventata, e mi avete difeso. Per quando ero ferita, e mi avete protetto. Per quando ero debole, e mi avete accompagnato.
Grazie per quando ero euforica, e ne avete approfittato, perché comunque l’avete condiviso.
Grazie per la vostra mancanza di sensibilità, per le vostre parole semplificate e dure, che certe volte feriscono, ma che in fondo sdrammatizzano tutto e ti strappano un sorriso.

Ma grazie anche per quando avevo bisogno di aiuto umano, e voi, che un po’ egoisti in fondo lo siete, non c’eravate. Grazie, si, perché mi avete fatto capire quante risorse avessi da sola.

La maggior parte di queste cose ad una amica femmina non potrei dirle. Quindi, grazie: sono contenta che al mondo ci siate anche voi.

Il messaggio che ho mandato diceva più o meno così, ma in meno di 160 caratteri!...


Roberto Mahlab L'intera giunta golpista dell'isola di Concerto di Sogni esprime il proprio "grazie" alle donne che leggono e scrivono sulla nostra piccola rivista. Esse sono la stragrande maggioranza, lo si può verificare in ognuna delle sezioni, gli uomini si contano sulla punta delle dita.
In Germania la signora Merkel, negli Stati Uniti la signora Condoleeza Rice, in Israele la signora Livni e anche Concerto di Sogni segue il benefico trend mondiale. Quale è la ragione, perchè questa differenza numerica?

Nelle riunioni della giunta golpista ne parliamo ogni tanto, tra un Mars al caramello e un gianduiotto, trafugati dalle riserve strategiche custodite nei sotterranei blindati del palazzo della municipalità e meta delle razzie del truce dittatore dagli otto tentacoli limacciosi.
Un luogo pulito, Concerto di Sogni è un luogo pulito e, anche nella Storia della letteratura, quando alle donne è stato garantito un luogo pulito, dove potessero aprire e condividere la loro mente senza timori di essere giudicate o addirittura offese, le donne stesse hanno dato la dimostrazione che tanto sconvolge i fondamentalisti e gli integralisti dei nostri tempi : da esse cresce l'albero della conoscenza, così come ci indicano alcuni importanti testi cabalistici. I fondamentalisti e gli integralisti teorizzano la schiavitù delle donne perchè hanno paura di conoscerle e di scoprire la loro grandezza d'animo e di mente e desiderano distruggere ciò che non vogliono conoscere, come alcuni distruggono il giardino del vicino se non sono in grado di coltivare il proprio, così, se i giardini non esistono, non esiste differenza.

La palestra che frequento è divenuta una sede distaccata del nostro Concerto di Sogni, invece di fare ginnastica e nonostante gli sguardi furibondi degli istruttori, i soci parlano di letteratura e delle ultime letture o scritture sul nostro sito. Abbiamo fatto una volta un esperimento : abbiamo chiesto a uomini e donne di descrivere uno stesso fenomeno. In media gli uomini utilizzavano pagine di parole, lunghe e vaghe, le donne rispondevano con brevi e chiare e precise descrizioni, dimostravano una capacità di sintesi imbattibile.
Nell'esperimento ero coinvolto anche io, ad un certo punto si trattava di spiegare il concetto di fiume, mi sono concentrato e ho raccontato dello scorrere del Mississipi nelle grandi pianure, fino a che, dopo mezz'ora di discorso, mi sono addormentato sulla panca dei manubri. Una delle amiche della palestra mi ha guardato esasperata e ha descritto un fiume come un limpido corso d'acqua, dalle sue poche parole sembrava di vederlo e toccarlo.

Qualche anno fa c'erano sale attrezzi divise, una per gli uomini e una per le donne. La direzione indisse un referendum tra i soci per permettere l'allenamento comune e guadagnare spazi. Tutti votarono a favore, tranne uno : io. E avevo ragione, le ragazze occupano sempre i miei attrezzi preferiti ed evidentemente non sarebbe gentile chiedere loro di lasciarmi il posto quando la mia scheda prevede tali esercizi e non sarebbe nemmeno carino rifiutare di alzarsi quando una socia chiede se ho per caso finito di usare una determinata macchina. Io lo sapevo che sarebbe finita così, per questo avevo votato no. Sorprendemente mi ero preso i rimproveri di tutti i soci uomini, speravano di passare il tempo chiacchierando con le socie piuttosto che allenarsi! Inconcepibile.
E' per questo che poco a poco ho contagiato le ragazze della palestra con il virus della lettura e scrittura di Concerto di Sogni, quando parlano di letteratura e delle poesie che scrivono sul sito, non si accorgono che io intanto utilizzo le macchine.
Diabolico, lo so. Concerto si è riempito ancora di più e io mi posso allenare, tutto è bene quello che finisce bene.

Ancora un profondo grazie per aver illuminato il cammino del nostro Concerto di Sogni.

Gli editori

Renato Attolini Faccio ancora in tempo a fare gli auguri? Dai mancano ancora 5 minuti!
Una volta fu chiesto a Mark Twain, come sarebbe stato il mondo senza donne. Il grande umorista ci pensò su un po’ e poi disse: “Spopolato….molto spopolato!”

Dedico al “sesso forte” la frase seguente che qualcuno mi ha mandato e che ho conservato ed un esercizio di “gym poetry”
"...state molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita dalla costola dell'uomo,
non dai piedi perché dovesse essere pestata, ne dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale...
un po' più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere Amata..."


Chi dice donna
dice danno!
Ma una donna,
dona dando tanto,
tutto ciò che ha.
Ma cosa dà
una donna?
Non lo sai?
Dannazione, ahimé!
E’ questo
il vero danno:
non capire
cosa dona
una donna!

Ma il “Sesso forte” non è l’uomo? Ma quando mai? Al di là delle battute e degli sfottò fra i due sessi, la donna partorisce con dolore, lavora e manda avanti una casa, quando è malata, stringe i denti e fa di tutto per restare in piedi, anche se la febbre alta le fa venire le vertigini. Non è una sviolinata, ma ci vediamo noi uomini quando stiamo male? Ai primi sintomi d’influenza, crolli il mondo, ma ci s’infila in un letto sotto due coperte, si fa testamento, si guardano le donne di casa dicendo loro: “Come farete senza di me?” ignorando lo scuotimento delle loro teste in segno di compatimento, si ronfa intervallando le dormite con visioni di videocassette o Dvd a seconda, letture di giornali e richieste d’aiuto a gran voce: “La medicina…l’acqua…..il termometro…i wurstel con i crauti….ops! volevo dire il brodino!” Colleghi maschi non ditemi “parla per te” che m’infilo nel computer e vengo a tirarvi le orecchie. In compenso però hanno una facilità e soprattutto una velocità nel farci incavolare al cui confronto lo scatto di Tex Willer nel tirare fuori la pistola sembra una lumaca ripresa alla moviola. Vabbé nessuno è perfetto. A parte le battute, un augurio sincero a tutte le donne che conosco. Sempre sinceramente e senza retorica, auspico che molto presto le donne siano pari agli uomini in tutti i campi e in tutte le parti del mondo, che non siano più costrette a subire angherie o a celare i loro volti e che possano sempre festeggiare questa ricorrenza senza dover tornare nelle retrovie il giorno dopo e quindi non per rimarcare la loro emarginazione ancora diffusa purtroppo ma come un’occasione da vivere con gioia e allegria e con, perché no?, tante tante mimose e tanti bacioni affettuosi come quelli che vi manda il vostro…
Renato.

brazir E allroa dico anche io la mia... posso?

Capire le donne

Vorrei capire le donne,
nella loro complicata semplicità:
con le loro debolezze
che diventano forza,
con il loro odio
che diventa amore,
con i loro dolori
che diventano vita,
con la loro insicurezza
che diventa certezza,
col loro silenzioso lavoro
che urla riconoscenza.

Vorrei comprendere le donne
nella loro semplice confusione:
con i loro no che sono si
si che sono no,
con la loro durezza
che diventa dolcezza,
con la loro stanchezza
che diventa movimento,
con la loro voce
che diventa canto,
che diventa poesia.

Vorrei conoscere le donne
ma forse questa continua ricerca
non e' altro che la base
del loro fascino.


Br@zi®
http://brazir.altervista.org


Pagina Caricata in :1,49
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page