| R A S S E G N A A R G O M E N T I |
| Luigi Mannori |
Ciao a tutti gli amici di Concerto di Sogni.
Sono sparito per un po' di tempo, e direi anche improvvisamente, per un "poco annunciato" guasto alla bolletta del telefono, prontamente riparato, nonostante tutto.
Il bello è che mi avevano cambiato il "profilo contrattuale", con la garanzia che avrei "speso meno" (forse intendevano meno di Berlusconi), e comunque viaggia tutto verso il calderone del trascorso e mi trovo nuovamente impegnato a guardare avanti, fresco e sorridente, come sempre.
In fin dei conti sono passati solo sei giorni, ma vi assicuro che non riuscire ad aprire il sito, ha rappresentato un senso di oppressione e di confino, veramente pesanti da digerire.
Con oggi torno anch'io, e noto con infinito piacere, che i nuovi arrivati sono molto attivi e fantasiosi:
e allora, accingendomi ad immergermi nelle letture, non mi resta che augurarci, "mille di queste penne" (o forse dovrei dire - mille di questi bit.
Ciao. Gigio.
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| Elena Fiorentini |
Beato chi riesce ad essere bello fresco e buona lettura.
Ben tornato
Elena F. |
| Admin |
bentornato e grazie,
questo tuo racconto dell'assenza forzata è in se stesso un piccolo romanzo e spiega in modo tangibile quello che vuol dire raccontare "letterariamente" la vita di tutti i giorni..
Se tutti ci mettessimo ad osservare le cose che accadono pensando a quanto "curiose" siano se raccontate solo con un poco di colore in più.. bhe rifletteteci.
Ciao
beppe
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| Luigi Mannori |
Ciao Beppe.
Bellissimo intervento, che calza a pennello con la mia filosofia, e forse è l' accostamento a questa atmosfera latente, che mi ha fatto appassionare agli spazi di "Concerto di Sogni".
In fin dei conti, sdrammatizzare è un modo per risolvere, o per lo meno per affrontare i problemi con maggiore coerenza ed incisività.
Certamente è facile, riferito a noi stessi, un tantino rischioso, quando coinvolge altri interlocutori, e questo avvalora la prudenza delle tue regole, sulla gestione del sito.
Da parte mia, non riterrei offensivo un versetto ironico, anzi, rappresenterebbe un pungolo stimolante, per un simpatico confronto con chi l' avesse lanciato.
Non è anche questo un sistema per evidenziare i confini del rispetto e della stima reciproca?
Non è anche questo un invito al dialogo, quindi ad una partecipazione e condivisione?
In ciò non riesco a riconoscere nulla che non rappresenti una positività assoluta.
Per concludere, "romanzi" di questo tipo, te ne posso fornire un'enciclopedia, e se ci fosse qualcuno che aggiunge una "graffiatina", riuscirebbe ad accentuare il mio sorriso di fondo.
Io penso che per questo si possa veramente dire che "la vita è bella", ma lo è solo se tutto questo può essere condiviso, soprattutto con "quello della graffiatina".
Gigio. |
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