(Dedicato a tutte le donne)

- STORIA DI ANNA -

- QUARTA PARTE -

"ANNA NEL RINASCIMENTO"

Venezia risplendeva, alle prime luci del mattino e si specchiava sorridente sul Canal Grande.

Anna era particolarmente allegra quella mattina, aveva finito gli studi al convento, poteva rimanere a casa sua, in quel bel Palazzo che si affacciava sul Canale.

Assorta nei suoi pensieri, non si accorse di un bel giovane che la stava osservando, d'un tratto i loro sguardi s'incrociarono, per un attimo il tempo si fermò, Anna, imbarazzata, rientrò in casa, la buona educazione non permetteva ad una donna di stare alla finestra troppo a lungo e non in camicia da notte!

Come colpita da un estro, si mise a scrivere, dei versi, una poesia d'amore, pensando al giovane appena intravisto dalla finestra, era solo una fanciulla, ma amava molto scrivere.

In quel periodo, le donne, partecipavano di più alla vita sociale, nacquero parecchie poetesse e letterate, l'idolo di Anna era la Contessa Clelia Borromeo, di Milano, una donna importante e che conosceva la scienza e le lingue d'Europa.

Questo privilegio di cultura non era riservato al popolo che ne rimase all'oscuro per molto tempo.

Venezia emanava un fascino particolare, i suoi Palazzi emergevano dall'acqua trionfanti e splendenti, Anna amava molto quei rii e le calli, le piaceva passeggiare respirando la brezza della laguna, la ispirava poeticamente.

Un giorno, mentre percorreva un vicolo, incontrò il giovane che aveva intravisto dalla finestra, il cuore le balzò in gola e arrossì, mentre i loro sguardi s'incontravano:
- Signorina.....posso avere l'onore di presentarmi? -
disse il giovane con un inchino, ma Anna era imbarazzata, non era certo conveniente dare retta ad uno sconosciuto! Ma lei era al di sopra di certe regole...e gli fece un cenno con il capo....

- Sono il Duca Philippe Noiret, per servirla, posso accompagnarla nella passeggiata? Una signorina così bella..da sola? Mi trovo qui in vacanza e mi annoio un po'...anche se qui è tutto stupendo! -

- Sono la contessina Anna......ma certo, sono onorata della sua compagnia! -

Camminarono vicini, come vecchi amici, chiaccherarono amabilmente, Anna era meravigliata di tutta quella confidenza, non le era mai successo di parlare così con uno sconosciuto, un duca francese! Così gentile, elegante e affascinante!

- Spero di rivederla presto...contessina Anna, è stato un piacere conoscerla...- disse il duca salutandola e toccandole lievemente la mano, erano arrivati davanti al Palazzo ed Anna lo salutò, a malincuore.

Che giornata stupenda! Ma i genitori di Anna non erano dello stesso parere, la stavano aspettando, in ansia e furibondi, non vollero sentire ragioni e la misero in castigo, per diversi giorni non potè uscire.

Furono giorni tristi, ma Anna si sfogò scrivendo poesie, le più belle che avesse mai scritto!

Finito il castigo, poteva uscire, ma solo con la "dama di compagnia", Anna si sentì come una prigioniera, anche se la povera "dama" non ne aveva colpa.

Finalmente incontrò il duca Philippe e gli raccontò l'accaduto, la "dama" li seguiva discretamente e preoccupata, quando furono sole le disse: - Contessina...non dovete più rivedere quell'uomo! Se lo sanno i vostri genitori...mi licenziano! -

- Ma sto così bene con lui! Perchè non posso rivederlo? Philippe è un uomo adorabile! Vuole presentarsi a Palazzo e conoscere i miei genitori! -

I suoi genitori avevano ben altri progetti per lei, l'avevano già promessa in matrimonio ad un marchese di Padova.

Quando Anna venne a saperlo, si ribellò apertamente, dicendo che non si sarebbe mai sposata con questo marchese e che amava il duca francese.

Furono giorni di tensione, alla fine i genitori di Anna si decisero a ricevere il duca Philippe.

I tempi stavano cambiando, ed erano sempre più frequenti i matrimoni d'amore, ma di classe sociale uguale, era impensabile per un nobile sposare un povero, qualcuno lo faceva....ma veniva escluso da tutti, famiglia compresa.

Le donne nubili non avevano molta vita sociale, per andare a passeggio o a teatro erano sempre accompagnate da una figura maschile, generalmente un amico di famiglia, il così detto : cicisbeo o cavalier servente, per proteggerle dalle insidie, ma Anna rifiutò sempre questo obbligo.

Finalmente Philippe poteva entrare nel Palazzo, con la sua eleganza e i suoi modi gentili, aveva conquistato i Conti ed Anna era felice e innamorata.

Si organizzò un matrimonio sontuoso, con parecchi invitati anche dalla Francia.

Le nozze furono come in una favola, con scenario una stupenda Venezia, in città non si parlava d'altro che della contessina Anna e della sua ribellione al precedente matrimonio organizzato dai genitori, molte altre donne la seguirono nelle sue idee, divenne un esempio di donna libera.

Anche con il matrimonio, Anna, non era dedita solo alla famiglia, ai figli, alla casa, come di regola, ma continuava a scrivere poesie e leggere per diletto,
diventò, anche, una scrittrice molto ricercata.

P.S.:

Nel Rinascimento, la donna viene rivalutata, assecondata e ammirata, messa in un piedistallo dorato da artisti e poeti, di questo la donna ne approfittava e la corte diventò un luogo di inganni e intrighi ,
emergono donne con caratteri forti ed enigmatiche, come Lucrezia Borgia, eroine come Caterina de' Medici, ma anche poetesse e letterate come Gaspara Stampa, famosa nei salotti veneziani per le sue poesie e la sua bellissima voce, un'altra donna notevole per la sua intelligenza e amicizia con Michelangelo fu Vittoria Colonna, ricordiamo tutte queste donne che ci rendono onore.