Giovedì 20 e sabato 22 maggio, presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (piazza Cavour), avrà luogo 11 sogni di Gulliver a Monfalcone, serie di performance realizzate a conclusione dei laboratori che si sono tenuti, nel corso dell’anno scolastico 2003/2004, nell’ambito del progetto Teatro & Scuola, ideato e organizzato dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia con il concorso ed il sostegno del Comune di Monfalcone – Attività Teatrali.

Al progetto hanno aderito le scuole elementari “Duca D’Aosta” e “Cesare Battisti” di Monfalcone: 11 classi con le loro rispettive insegnanti, per un totale di circa 220 bambini.

L’intero progetto, ideato da Marco Geronimi Stoll, docente di comunicazione all’Università di Milano, è stato condotto dallo stesso con la collaborazione dell’attrice ed animatrice teatrale Luisa Vermiglio.

Scrivono a proposito di queste performance i conduttori e le maestre: “Gulliver è passato da Monfalcone e nessuno se ne è accorto, era notte. Solo i bambini hanno visto, in sogno, storie formidabili di mondi più piccoli, più grandi, di visitatori del passato o del futuro.
Gulliver, che studia la statura degli uomini, sa che molti grandi personaggi, in realtà, sono piccini e che molti uomini normali nel loro piccolo coltivano pensieri grandiosi.
Forse Gulliver può insegnare ai cuccioli d’uomo come crescere in grandezza umana senza crescere in grossolanità. L’arte, la simulazione, il paradosso, il gioco teatrale possono essere una strada per questo scopo, ad esempio queste 11 forme di teatro che stanno in mano”.

Questo il programma della manifestazione:
- giovedì 20 maggio avranno luogo 4 repliche (ore 15.00 / 16.10 / 17.20 / 18.30)
- sabato 22 maggio avranno luogo 2 repliche (ore 9.30 / 10.45).
Nel corso di ogni replica il pubblico (che è pregato di presentarsi puntualmente all’inizio della replica prescelta) assisterà, seguendo un preciso percorso, ad 11 diverse performance della durata di 6/7 minuti ciascuna.

Le performance spaziano dalle Trasmissioni dal vivo di televisione minima, dove mezzibusti alti mezzo pollice scoprono che la televisione non è soltanto un prodigioso giocattolo bugiardo, al Piccolo teatro vocale, ispirato a “L’Alfabetiere” di Bruno Munari; dal Teatrino di carta al Teatreno, dai cui finestrini si affacciano divertenti burattini realizzati con materiali poveri; dal Teatro di farfalle al Teatro di ghiaccio; dal Grande quadro astratto cinetico, risultato di un’originale ricerca su forme, colori e movimenti che sarebbe piaciuta alle avanguardie artistiche del primo Novecento all’Anteprima di un video registrato nel 2024, una serie di interviste ad alcuni trentenni che nel 2004 frequentarono una classe quarta; fino ad una Statua d’aria sul tema “a cosa serve l’arte?” e ed altre peformance ancora.

L’ingresso è libero.