Veramente alcuni bambini cominciano a ricevere regali alla festa dei morti in novembre.
Il mese dei regali per eccellenza è dicembre.


6 dicembre San Nicola o Santa Claus.

Santa Claus è un importante vescovo che il giorno di S. Nicola entra nelle case dei bambini, porta loro pacchettini di frutta secca, mandarini, e doni ricchi...ai bambini ricchi.

Santa Claus è fantastico: ha la barba lunga, veste di rosso e porta in testa la mitria,l'antico copricapo dei vescovi.
In una vecchia produzione di Walt Disney,il film "Pattini d'argento", una troppo distorta versione di un romanzo per ragazzi, è ben raffigurato un padre benestante travestito da Santa Claus.
Il nostro vescovo ha sempre in mano un libricino rilegato di nero. Contiene i nomi dei bambini che hanno fatto qualche cosa che non va o che sono pigri. Santa Claus legge i nomi e da i consigli per un migliore comportament futuro.
Mio figlio aveva frequentato la scuola materna presso la Scuola Svizzera di Milano.
Ecco che con grande frastuono entra Santa Claus, comincia a distribuire regalini, poi apre il librettino famoso.
Livio era molto preoccupato, ma ad un certo punto...colpo di scena, un particolare svela al birbantello la vera identità dell'impressionante Santo: si trattava nè più nè meno del custode della scuola, uomo mite e bonario.
La stessa festa si svolge credo in altre parti d'Italia se qualcuno vuole raccontare la sua esperienza.

13 dicembre Santa Lucia - si può leggere tutto in Santa Lucia- scritto da Luisa.

25 Dicembre- festa della natività

A Milano e nel Milanese si attende con ansia Gesù Bambino.
Ci domandavano perchè, appena nato, se ne andava nelle case di tutti i bambini accompagnato da un asinello carico di regali.

I bambini a sera preparano una ciotola di latte e un po' di pane per ristorare i visitatori notturni.
I bambini vanno a dormire con una gran preoccupazione addosso. Ricordo con tristezza il mio piccolo vicino di casa. Aveva 11 anni, la mia età. Balzò giù dal letto alle cinque del mattino per cercare i suoi fantastici regali....
Avevo sentito i suoi piedini correre leggeri, ma rumorosi nel silenzio. Trovò solo abiti elegntissimi, nessun libro, nessun gioco... a scuola non era andato abbastanza bene...ahhh questi genitori...






...Epifania tutte le feste porta via
6 gennaio

A Milano giochi, libri, pochi o tanti, secondo le disponibilità,poi, all'Epifania, ritorna il rito dei doni con la Befana, misteriosa strega.
I doni dell'Epifania in tutte le case consistevano in calzettoni di lana,matite, penne, album da disegno e materiale per la scuola.

Per tutto il giorno c'era grande festa: si andava a vedere il corteo dei Re Magi che percorreva porta Ticinese fino alla splendida Chiesadi di Sant'Eustorgio. Qui si visitava l'imponente tomba in cui si dice ci siano i resti dei Re Magi.

I bambini, fino ad alcuni anni fa a Milano,lasciavano in dono ai vigili, vicino alla loro pedana, panettoni, bottiglie di spumante, giocattoli scelti tra i loro regali.
Serviano per la Befana dei bambini di Vigili.

A sera si dividevano i doni della cittadinanza e portavano a casa giocattoli, dolciumi, vino spumante per i genitori perchè anche loro potessero fare festa. I Milanesi borbottoni hanno sempre da ridire sui Vigili,allora soprannominati Ghisa, era però una categoria considerata utile. Lavoravano al freddo in mezzo alla strada anche quando gli altri erano in vacanza.
Erano anche molto mal pagati e molto poveri...

Malgrado ciò ricordo gli immancabili mugugni di mia mamma, perchè riteneva che anche noi non eravamo più ricchi dei bambini dei vigili, anche se mio padre questo lo contestava.
Ad ogni modo dovevamo lasciare due dei tre panettoncini di un etto l'uno ricevuti in regalo da mio padre per noi tre fratellini.

E. F.
Elena

...che il 23 dicembre, l'antivigilia di Natale, nei lavoratori milanesi veniva meno la voglia di lavorare e aumentava una grande voglia di scherzare e divertirsi anche a costo di qualche piccola crudeltà.

Si racconta che qualcuno ci cascava sempre.

Lo scherzo, che ogni anno si ripeteva più o meno invariato comnsisteva nell'affidare ad un lavoratore,a un collega d'ufficio, il compito di rimuovere un' anta.In genere una brava e seria anta da armadio, ma a volte fecero anche togliere una porta.

Quando il povero malcapitato , brontolando a più non posso, aveva terminato tutti gli spostamenti del caso, gli veniva solennemente comunicato che era l'anti- vigilia di Natale, e il tutto finiva tra matte risate.

Il 24 si tornava seri e si attendeva con ansia , insieme alla famiglia, lo svolgimento delle feste.