Elisa ritorna in scena e ci presenta il suo quarto lavoro con la Sugar, casa discografica di Caterina Caselli.
Lotus infatti non è solo il nome dell'ultimo disco della cantante di Monfalcone ma un nuovo progetto, molto più ampio, che si avvale di un album fotografico, uno spettacolo teatrale e di un sito web www.elisalotus.it

Il nuovo album si presenta come molto più intimo e personale dei precedenti, ma la cosa che colpisce di più è la straordinaria profondità e delicatezza con la quale Elisa racconta storie reali e immaginarie. Per la prima volta l'interprete ha deciso di dirigere la sua musica verso un unico sentimento, scegliendo i brani più morbidi e riflessivi tra quelli composti. Questa scelta lascerà un po' spiazzate le persone abituate ad ascoltare da Elisa sonorità energiche e movimentate, che si ritroveranno in un futuro progetto.
La cantante racconta di aver voluto chiamare il suo nuovo album con il nome di un fiore, prendendo spunto dalla tradizione induista, Loto si traduce con: ”bocca del grembo dell'universo, il fiore sacro della manifestazione e illuminazione", questo significato sembra particolarmente adatto ad esprimere il sentimento di semplicità e unicità che la cantante aveva in mente.
Le splendide foto che affiancano il cd e il sito web sono scattate dalla cantante stessa e alcune di queste saranno inserite come scenografie nella nuova tournè che partirà l’1 Dicembre nei teatri italiani.
Elisa sembra anche molto ben informata riguardo alla semina di questo fiore.
Infatti, incontrandola, ci ha raccontato tra l'altro come abbia intenzione di piantare i semi di Loto che una fan le ha regalato. L'artista ci ha spiegato che: "bisogna fare un buco dentro un vaso, poi ci vogliono tre
settimane affinché nascano i germogli, che bisognerà ripiantare dentro un recipiente di metallo pieno d’acqua”.

Il cd possiede parecchie novità dal punto di vista realizzativo, infatti Elisa è la produttrice di questo lavoro acustico che ha visto la collaborazione di Pasquale Minieri. Lotus contiene delle cover di artisti
come Lou Reed e Leonard Cohen, ma non le cover di Ottis Redding e Bob Marley che si trovano solo nel singolo e nel sito web. Ci sono canzoni nuove e arrangiamenti di alcune canzoni dei precedenti album, viene fatto un gran uso di backing vocals e strumenti anni 70, infatti quando le abbiamo chiesto come le sia venuta l'idea di realizzare questo cd in presa diretta, ossia ripreso dal vivo, Elisa risponde: "Mi piacevano molte sonorità anni 70, in particolare di alcuni dischi,". Poi ci spiega che "per fare Lotus ho avuto dei riferimenti precisi come Harvest di Neil Young, Blue di Joni Mitchell e anche altre cose piu' recenti come gli ultimi due album di Ben Harper, registrazioni, suoni e sonorità come Nora Jones, Kings of Convenience, avevo un po' di cose che mi avevano dato un sacco di input, sicuramente Jeff Buckley. Abbiamo preso quella macchina analogica" spiega indicando la macchina in studio "ed un'altra ancora, poi nella sala abbiamo messo delle stanze create con dei pannelli per dividere i suoni e per avere ambienti diversi, una stanza per la batteria, una per il basso, una dove stavo io e cosi' via e il pianoforte che prende l'ambiente della grande sala , è stato usato lo Stainway. La presa diretta è l'idea principale, ero un po' stufa degli altri dischi, questa è pero' una regola che vorrei continuare a seguire anche se il
prossimo disco non sarà acustico ma in presa diretta, con l'uso di certi strumenti degli anni 70, di alcune tastiere come il Fender rhodes, oppure amplificatori, il moog, roba di valvole. L'idea di questo album ruotava intorno al mondo acustico di cui la presa diretta dà un senso vero, non dovevamo registrare i suoni uno sopra l'altro, non volevo manie di perfezione, parlando con gli altri anche loro erano della mia idea, di
registrarlo tutti insieme per aver magari un errore in più, ma il cuore, la stessa atmosfera della sala prove senza filtri".

Pamela insieme alla cantante Elisa

Le 16 canzoni di Lotus

1-Allelujah: cover di Leonard Cohen, la cantante ci spiega di aver preso spunto dalla versione di Jeff Buckley da Grace .La canzone è molto toccante, accompagnata da un organo Hammond, esprime gran profondità e una solennità contenuta..
2-Rock your soul: arrangiamento acustico della canzone tratta dal disco precedente Then Comes the Sun, un canto leggero quasi sospeso con interessanti arrangiamenti vocali.
3-Broken: primo singolo dell'album, molto orecchiabile grazie alla cadenza calzante e alle chitarre che hanno un ruolo ritmico fondamentale.
4-Femme Fatale: cover di Lou Reed, una delle reinterpretazioni piu' interessanti e intense del disco,
voce dolce in alcuni momenti quasi sussurrata.
5-Sleeping in your hand: reinterpretazione da Pipes and Flowers, questa canzone, primo singolo di Elisa non poteva mancare nell'album , in cui la descrizione della natura e delle sue manifestazioni si uniscono bene all’atmosfera leggera e calma.
6-Labyrinth: la canzone è stata un po' stravolta con arrangiamenti etnici che richiamano ritmi tribali molto energici.
7-Beautiful night: suoni della natura, i grilli, una serenata al chiaro di luna.
8-Almeno tu nell'universo: cover di Mia Martini tratta da ”Ricordati di me” ultimo film di Gebriele Muccino, molto semplice ma più profonda e avvolgente della versione per il film.
9-Electricity : canzone molto anni 70, riflessiva e un po’ malinconica ma nello stesso tempo coinvolgente.
10-The marriage: alleggerita rispetto alla versione di Pipes and Flowers, molto simile alla versione live dell'ultima tournè.
11-Yashel: Elisa, il piano, uso di backing vocals come in tutto l' album.
12-Stranger: totalmente stravolta dalla versione di Then comes the sun, della melodia originale abbassata di 1/8 resta ben poco. Una nuova canzone praticamente.
13-Luce: uno dei piu' grandi successi della cantante, questa versione rispetto a quella di Sanremo è meno appesantita, gli strumenti si uniscono piano piano in crescendo.
14-Gift: questa versione acustica è più pacata rispetto alla precedente che era più energica.
15-Interlude: voci, suoni, rumori, musica, la descrizione di uno stato d'animo.La canzone vede la partecipazione al pianoforte della pianista Rita Marcotulli.
16-A prayer: per finire l'album con un sentimento di speranza, richiamo alle sonorità anni 70 nei backing vocals e nelle melodie.

Pamela Lawi - Concerto News System - @2003

Per maggiori informazioni:
www.sugarmusic.it
www.elisatalk.com
www.elisafunclub.it

Si ringrazia la Sugar e Elisa Team, tutti i fans presenti all'incontro, è stato un piacere conoscervi, l'Elisatalk, e soprattutto Elisa per la disponibilità e la simpatia.

Altri articoli riguardo Elisa:
1) Elisa "Then comes the sun" in tourne', Pamela Lawi, 5 luglio 2002
http://www.concertodisogni.it/mp/link.asp?TOPIC_ID=1553
2) Protagonista: la voce, Roberto Mahlab, 19 aprile 2002
http://www.concertodisogni.it/mp/link.asp?TOPIC_ID=903

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Ricco e impeccabile, bello tutto, la descrizione dei pezzi, i siti di riferimento e l'arricchimento delle foto.

Inevitabile ieri sera, guardando Elisa cantare un pezzo (Broken) in MTV, all'aria aperta, cercare di scorgere nei volti delle ragazze vicino a lei anche quello di Pamela.
Grazie Pamela.

NB: sono persino riuscita a far vedere il tuo servizio a mio figlio... diffidente per tutto quello che scrivono le tardone come me.

Aveva iniziato... a spendere le ultime lire l'anno scorso per un regalino al cugino piccolo.
Assolutamente inaspettati quindi i regali di quest'anno: per suo padre il film Pinocchio di Benigni e un cd di Ligabue. E per me appunto Lotus.

La prima canzone Alleluia ci ha avvolto con un ritmo lento, avvolgente... era proprio Natale. Un clima natalizio regalatomi da mio figlio.
Aveva visto in precedenza il pezzo scritto da Pamela, e dopo questo, condiviso con me l'ascolto di una lunga un'intervista-biografia di Elisa in TV, oltre a Broken in MTV.
Mi aveva visto attenta, interessata alla persona, non solo alla musica.

La dolcezza del cd, il ritmo lento, molto vicino ai miei anni '70 è stato proprio un regalo "sensibile" di mio figlio.
E l'ho visto guardare a lungo le belle foto, i testi, la grafia... e commentare "si vede che è opera di una mano femminile"

Un regalo nel regalo... la condivisione di mio figlio.