Palma di Maiorca, Isole Baleari, 1235 – Maiorca, (29 giugno o 25 marzo?) 1316

Nacque di famiglia nobile e ricca, e di conseguenza ebbe un’ottima educazione; fu amico del secondogenito del re d’Aragona, don Giacomo, che ereditò dal padre il singolare e poco duraturo “Regno di Maiorca”, con le Isole Baleari, le regioni di Montpellier e di Perpignano.
Di questo re, divenne una sorta di primo ministro; indi prese moglie ed ebbe due figli.

Intorno ai trent'anni, una nobile dama, corteggiata da lui, gli mostrò i suoi seni devastati dal cancro.

Da allora improvvisamente cambiò la sua vita e divenne terziario francescano.
Si mise a studiare filosofia, teologia, lingua araba. In particolare studiò la filosofia e gli scritti di Averroè.

Compì numerosissimi viaggi in Europa, a Roma andrà otto volte.
Il suo scopo era quello di diffondere il cristianesimo andando a predicarlo o creando dei centri per preparare i nuvi missionari predicatori.

Scrittore,distrusse le sue poesie trobadoriche dopo la conversione.
Scrisse invece in lingua catalana.
Fu prosatore, filosofo, poeta, scienziato.
Sarà dai posteri chiamato Doctor illuminatus.

Fallirono ancora due suoi tentativi missionari in Nord Africa, conclusi con arresti ed espulsioni. Anzi, si diffonderà anche la voce che a Bouge (attuale Algeria) egli sia stato lapidato a morte. Ma si tratta probabilmente di leggenda.
Ramòn Llull morì nel viaggio di ritorno dall’Africa, e venne sepolto con grandi onori nella chiesa di San Francesco. La fama popolare di beato circonda la sua figura subito dopo la morte, e poi nei tempi successivi.
Nel 1850, infine, Pio IX approvò il culto come Beato, che già da tempo gli veniva tributato in Catalogna e nell’Ordine francescano.

Notizie a cura di "Famiglia cristiana", tranne quella riguadnte la dama corteggiata che ho letto in " Prampolini-Storia Universale della letteratura- cap. Letteratura catalana."

E.F.
Elena Fiorentini

Edited by - elenafior on Aug 11 2003 14:23:07

Edited by - Elena Fiorentini on 20/05/2005 00:40:27

Edited by - elenafior on Aug 10 2003 19:52:46

Nel cercare notizie su Ramon Llull,mi sono accorta di essermi imbattuta in un gigante e come tale desidero trattarlo.
Non potevo perciò mancare di citare i principali scritti, numerosi e importanti.

Ramòn aveva un sapere enciclopedico e scrisse moltissimo.

Purtroppo distrusse le poesie di stile trobadorico, mantenendone tuttavia lo stile nelle poesie religiose.

Usò la lingua catalana e la sua

Doctrina pueril, la dottrina per i bambini, destinata suo figlio,è forse il piu antico catechismo scritto in una lingua romanza.

Poi citerò:

Il trattato mistico: Llibre de contemplacò

un trattato sulla scienza: Art general

uno sulla cavalleria: Ordine della Cavalleria

Il libro del Gentile e dei tre Savi, una storia in cui il protagonista, pagano, giunge ad una fontana dove tre Savi interrogano una bella ragazza che rappresenta l'Intelligenza, mentre i tre savi rappresentano tre diverse religioni e discutono tra di loro, anche molto animatamente, poi, prima di salutarsi, si chiedono reciprocamente scusa di avere magari alzato la voce.

Un grande romanzo utopistico : Blanquerna:

All'interno del romanzo il protagonista,( di cui si narra la vita fin dalla nascita, che diventerà Papa per poi fare l'eremita), comporrà un trattato sulla vita contemplativa:
Llibre d'Amic e Amat ( Il libro dell'Amico e dell'Amato, che è Dio)

L'arbre de sciència è una applicazione dell'arte generale e classifica tutte le scienze secondo la metafora dell'albero, cara Ramòn.
In ogni albero o scienza si distinguono le radici, il tronco, i rami, i ramoscelli, le foglie, i fiori, i frutti, dottrina e poesia si intrecciano tanto da giustificare la bella definizione dat dei singoli capitoli:
" sono querce filosofiche piene di nidi d'usignoli"
L'arbre de la Filosofia d'Amor
Anche in quest'opera ci sono figure allegoriche:
la Filosofia d'Amor viene posposta a sua sorella, la Filosofia della Scienza.La parte dottrinale si alterna alla parte narrativa.

Quest'opera comprende alcune fra le pagine più belle ed ispirate di Ramòn.

E.F.
Elena Fiorentini
Edited by - elenafior on Aug 10 2003 19:58:32

da "Mil proverbis",l'ultima sua opera importante,raccolta compilata durante la lunga navigazione da Cipro a Palma citerò alcuni proverbi.

- Ama tutto ciò che ama il tuo amico
- Chiunque disputa con Dio è vinto
- Chi ha un amico buono tardi è il bisogno
- Prudenza veglia quando Imprudenza dorme
- Parola cortese significa pensiero amabile

E.F.
Elena Fiorentini

Edited by - elenafior on Aug 09 2003 08:32:12

Edited by - Elena Fiorentini on 20/05/2005 00:48:40

In età avanzata Ramon Llull(1235 –1315) redige un malinconico bilancio della sua vita , spesa senza risultati visibili.

dal “ Canto di Ramon”

Sono creato e l’essere mi è dato per servire Dio che sia onorato, e sono caduto in più del peccato, e nell’ira di Dio fui collocato. A me venne Gesù crocefisso, e volle che Dio fosse da me amato.
Di buon mattino andai a chiedere perdono a Dio, mi confessai con dolore e contrizione. Di carità e orazione , di speranza e devozione , Dio mi conservò provvista.
Il monastero di Miramar feci donare ai frati minori perché fra i Saraceni andassero a predicare . al convento era annesso un collegio dove si insegnavano le lingue orientali
Tra la vigna e il finocchietto amor mi prese , mi fece amare Dio e stare fra lagrime e sospiri. ……..
Sono vecchio, povero e spregiato , da nessuno ricevo aiuto , ad impresa troppo grande mi sono accinto. Molto del mondo ho cercato , più di un buon esempio ho dato ; poco sono conosciuto e amato.
Voglio morire in un pelago d’amore . Per essere grande non ho paura di cattivo principe o pastore . Tutti i giorni considero il disonore he fanno a Dio i gran signori che mettono il mondo in errore.
….
Santità, vita, salute gaudio e libertà mi doni Dio, mi guardi da male e peccato . A Dio mi sono affidato tutto; né spirito maligno né uomo irato abbiano potere in me.
Dio comandi ai cieli e agli elementi , alle piante e a tutte le cose vive di non farmi male , né di darmi tormento.
Mi doni Dio compagni savi, devoti, leali, umili, timorosi per procurare a lui tutti gli onori.