Se una cosa é vecchia o troppo danneggiata non varrebbe la pena gettarla? Oppure conservarla per la memoria?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Lo scalone del Piermarini a Palazzo Reale a MIlano
Il viaggiatore che arriva a Milano potrebbe domandarsi che cos’è quell' edificio accanto al più celebre Duomo di fattura gotica e che ospita le mostra dei capolavori della pittura e scultura mondiale.
E’ il Palazzo Reale costruito da Maria Teresa d’Austria per ospitare i suoi figli.
Poi a Milano entrarono i Francesi e anch'essi tra asportazioni varie, lasciorono qualche cosa in ricordo dei loro fasti. Molti oggetti costruiti per il viceré Eugenio di Beauharnais vennero portati a Villa Carlotta per salvarli dai bombardamenti dell’ultima guerra e ora, a fatica, stanno tornando indietro.
Durante i bombardamenti su Milano nel 1943, vennero distrutte case d’abitazione, il Teatro alla Scala, una scuola elementare, nel quartiere di Gorla con tutti i bambini, gli insegnanti e il personale. Il Duomo di Milano venne minato pezzo per pezzo, ma la Veneranda fabbrica del Duomo aveva già provveduto a togliere le celebri vetrate colorate, comunque lo scempio non avvenne.
Il Palazzo Reale invece ebbe una notevole parte i bombe.
La bellissima sala delle cariatidi, nata nelle intenzioni dei costruttori come sala delle feste, si presenta attualmente con le cariatidi prive di testa; pezzi di parete sono ancora a nudo. Un vero scempio. Sono stati ultimamente aggiunte gli specchi simili a quelli originali, resta da fare ancora moltissimo.
Aggiungere ad esempio i balconcini che si affacciavano all'interno della sala e completamente scomparsi. Ma poi non ci sarebbe l'agibilità, le scale d'accessto troppo strette e forse non varrebbe la pena tentare di ricostruire.
La sala attigua, detta delle otto colonne, è stata usata nel XIX sec. come sala da concerti. Qui i restauri sono terminati, è stato rimesso lo stucco veneziano ma è rimasto il problema dell’illuminazione alla quale provvederà una ditta dall’esterno per l’occasione della stagione dei concerti in corso.
La sala delle Otto Colonne viene attualmente utilizzata come sala di musica, dopo quasi due secoli di silenzio.
Non so quanto il recupero dopo sessant'anni dai bombardamenti possa ancora dare risultati validi, si tratterà forse di una ricostruzione su una memoria impallidita.
E. F.