Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 
 tutti i Forum
 8 Concerto News System
 Una grande donna d'Africa
 Versione per la stampa  
Autore Tema Precedente Tema Tema Successivo  
Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 27/02/2011 :  15:26:15  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
L'amico Ali Kundia, mediatore culturale del Senegal e instancabile organizzatore di interessantissime attività informative insieme alla moglie attiva nell'associazione delle donne guineane, mi ha invitato all'incontro con la dottoressa Kaba Saran Daraba, ministro degli affari sociali in un precedente governo della Guinea, fondatrice e presidente della Rete delle donne del fiume Mano per la pace, la cui precedente appassionante conferenza a Milano avevamo seguito per Concerto di Sogni.

La signora Kaba prosegue instancabile lo sforzo per la promozione della donna in Guinea e il sostegno alla presenza della donne nello sviluppo socioeconomico e politico del paese.
Conosce bene l'Italia perché il marito è stato diplomatico per 7 anni a Roma, ha una figlia nata a Roma, la signora Kaba ha iniziato la sua carriera lavorativa come ricercatrice farmaceutica, poi 15 anni fa divenne ministro, in seguito fu inviata all'Onu e nell'anno 2000 tornò in patria e fondò l'associazione del fiume Manu, nel giugno 2010 è stata l'unica donna candidata alle tanto attese e sofferte elezioni presidenziali in Guinea Conakry.

La relatrice ci ricorda il momento mondiale particolare che stiamo vivendo a seguito della crisi del 2008, con la Cina ed altri paesi emergenti che diventano solidamente un terzo polo dell'economia mondiale, mentre l'Europa e gli Stati Uniti vedono ridimensionata la loro preminenza come unici modelli di sviluppo e mostrano i limiti del capitalismo come, ricorda la signora, si erano da tempo ben palesati i limiti del comunismo e del socialismo, ai nostri giorni appare che ci siano più strade da seguire e nuove ricette economiche da individuare.

Di straordinaria attualità è la questione della donna, non deve più essere considerata come una questione morale o etica, le donne non devono essere percepite come poveri esseri di cui avere compassione e da aiutare, certamente esse sono afflitte dalla povertà e non sono ancora libere dai problemi della famiglia e dell'educazione, ma adesso occorre riconsocere che il problema è divenuto politico, non più morale, la donna deve essere coinvolta nel processo di presa delle decisioni per poter cambiare la società.

Nell'industria alimentare e agricola in Guinea le donne sono il settanta percento della forza lavoro, nella cura dell'infanzia le donne sono all'ottanta percento, la donna è colei che educa i figli e mantiene la stabilità della famiglia, nelle manifestazioni politiche ormai le donne sono lo stesso numero di uomini, spesso di più, ma non ci sono donne in alte istanze politiche, esse lavorano e creano ricchezza ma non la gestiscono. Nella ricerca scientifica e tecnologica le donne sono assenti.

La signora Kaba ritiene che sia il momento di agire, perché il potere non si dà, si prende, chi lo detiene infatti non ha certo l'interesse e la volontà di cederlo. In Africa la ricchezza non manca, manca l'organizzazione, ci sono forti problemi per aquisire la conoscenza, mentre la scienza e la conoscenza dovrebbero essere un patrimonio universale per lo sviluppo umano dovunque.
L'Africa, che fu conquistata grazie alla superiore scienza e tecnica dei colonizzatori, ha un budget per la ricerca scientifica che è uguale a zero.
La tecnologia occidentale procede a ritmi di sviluppo sempre maggiori, l'Africa rimane sempre più povera perchè non ne è parte e nel continente non si incoraggiano la ricerca, l'innovazione e la creatività. Se non si può acquisire la conoscenza e non viene permesso di valorizzare le proprie ricchezze, nasce il bisogno di volontà politica per poter contare su sé stessi, ma è necessario l'aiuto dell'occidente affinché i paesi africani colmino il ritardo, senza tale sinergia, il distacco tra le nazioni tecnologicamente avanzate e quelle in ritardo, diventerà sempre maggiore ed esse rimmarranno sempre più indietro, mentre dovrebbero colmare il distacco in tempi addirittura superiori a quelli della diffusione della tecnologia in occidente.

Nell'evoluzione politica attuale africana, il centro dell'attenzione è l'attuazione delle elezioni, i modelli politici sono quelli delle passate potenze coloniali, ma tali metodi di esercitare la democrazia si scoprono non sempre adatti ai valori culturali locali.

La signora Kaba ricorda la costituzione del 1236 dell'impero del Mali, le popolazioni Mandinka della regione che oggi si estende dal Mali alla Guinea, una carta di 44 articoli che contemplava la protezione dell'ambiente, i diritti umani, la gestione delle città, l'educazione, la salute e la sanità e i diritti delle donne che dovevano essere associate alla gestione politica.

Il confinante regno Sosso, armato di 30.000 uomini, sconfisse per quattro volte l'impero del Mali fino a che i notabili, per trovare una via di uscita, chiesero il soccorso di un principe in esilio per non subire una sconfitta in una quinta guerra. "Avete associato allo sforzo le donne?", chiese il principe. "Certo che no, le donne devono curare i bimbi e stare cucina e poi curano le città quando noi siamo lontani in guerra", risposero i notabili.
"Associate donne allo sforzo!", insistette il principe, "Vai tu da esse a dirglielo", ribatterono i notabili. E così il principe fece e le donne gli chiesero se fosse stata una idea sua personale oppure se proveniva dagli altri uomini e il principe riferì che erano stati gli altri uomini a mandarlo a chiedere di associarle alle decisioni.
"Ma non eravamo considerate come legna morta?", contestarono le donne, "ma se oggi pensate che siamo esseri umani come voi, vi aiuteremo".
La guerra fu vinta e la carta costituzionale promulgata dall'impero del Mali nel 1236 riconobbe il ruolo delle donne nella gestione del potere.

Ai giorni nostri la globalizzazione ha indotto un diverso tipo di modello e né l'antica organizzazione storica né quella assimilata dall'occidente hanno trovato terreno fertile in Africa, le elezioni sono fatte male, chi perde non accetta di lasciare potere a chi vince, non esiste come in occidente una corte costituzionale e neppure le commissioni elettorali, questi modelli non sono stati assimilati in Africa, le elite al potere non fanno il loro dovere nei confronti dei popoli ed ecco la proposta della signora Kaba : le donne devono prendere il potere, sono più realiste, pragmatiche, con il senso della nazione, la situazione migliorerà se diretta dalle donne, l'appello all'occidente è di aiutare le donne africane a prendere il potere in Africa, sono meno corrotte degli uomini e rispettano la parola data che è sacra per la tradizione del continente.

La signora ci racconta sorridendo, a riprova di questa affermazione, della sua odissea a Parigi nel tentativo di ottenere un volo per l'Italia che le consentisse di arrivare all'orario prefissato per l'incontro, "fatemi salire su qualsiasi aereo", ha insistito con gli addetti delle compagnie in sciopero o in ritardo, "perché devo rispettare la parola data e arrivare per tempo". E ci è riuscita.

"Ma il settanta percento delle donne africane sono povere e analfabete e sottoposte al potere maschile, come è possibile arrivare ad un discorso politico? e come spiegare loro i diritti di cui devono godere? Certo le elite guidate dagli uomini non lo faranno", arriva una interessante domanda da parte del pubblico in sala.

La signora Kaba conferma i dati drammatici, ma sostiene che il discorso politico non può essere annullato neppure a causa dell'analfabetismo. Il risveglio politico precede il risveglio intellettuale, l'elite in Europa ha storicamente fatto da traino, l'elite in Africa non è invece più il motore del progresso, ma solo un centro di profitto che si disinteressa del benessere dei popoli.

La relatrice ci racconta che, alla ricerca di una particolare ricetta farmaceutica, si era recata con un medico in un villaggio, ospite del praticante locale della medicina tradizionale, mancava l'acqua potabile, le zanzare erano dovunque, tanto che il medico chiese alla signora Kaba di andarsene, ma lei gli fece presente che migliaia di persone provenienti da quella regione venivono a trovare e consultare il praticante, doveva esserci una ragione, oltre al fatto che egli era certo meno costoso di un ospedale. La ragione è che il praticante della medicina tradizionale parlava la stessa lingua dei suoi pazienti, questa è la terapia iniziale fondamentale per il malato, l'accessibilità, ecco da dove deriva la volontà politica che sarà il motore e non il risultato dell'alfabetizzazione, la signora Kaba ricorda come ella stessa ha tradotto la costituzione nella lingua locale e anche le risoluzioni dell'Onu sui diritti delle donne.

Una nuova interessante questione posta dal pubblico riguarda la costruzione di un laboratorio dentistico in un villaggio del Senegal, esso è rimasto inutilizzato e l'associazione italiana che lo ha montato è sorpresa da tale conclusione inattesa di uno sforzo del cuore, "ma avete chiesto se era quello che volevano, se era la loro priorità?", ribatte sorridendo la signora Kaba.

E ci racconta come un giorno aveva osservato le donne di un villaggio portare sulla testa i carichi di grano e di riso da trasformare in farina e le venne in mente di stanziare i fondi per acquistare e consegnare alle donne dei macchinari adatti a macinare riso e grano. Con sua sorpresa, le donne del villaggio le risposero di utilizzare gli stessi fondi per una diversa necessità che sentivano prioritaria, la costruzione di un mercato coperto.

La signora accompagna le donne dal capo del villaggio ed esse fanno la richiesta di un terreno per costruire il mercato coperto, indicando proprio il terreno di proprietà del figlio del capo, in quanto libero e inutilizzato, il capo convince il figlio a concedere il terreno, sembra che esso verrà diviso in quanto troppo grande per un solo mercato, ma le donne lo richiedono e lo ottengono tutto e chiariscono che il terreno servirà tutto quanto, il giorno in cui il mercato si svilupperà.
Ebbene, quel mercato coperto è oggi il maggiore della Guinea, le donne lo hanno dotato di cisterne d'acqua, è costato il 38 percento dei fondi che erano stati stanziati e, dopo due anni, con il ricavato delle vendite le donne hanno comprato le macchine per macinare il grano e riso.

Ascoltare le priorità significa coinvolgere.

E la signora Kaba conferma questa osservazione raccontando del successo dei programmi che coinvolgono direttamente le madri nell'educazione scolastica delle figlie ed è così che il tasso di analfabetismo cala.

Le testimonianze dal pubblico di uomini africani che confermano la correttenza delle intuizioni della signora Kaba si susseguono e la relatrice prosegue elencando le statistiche di come le donne africane emigrate siano in grado di rimandare in patria più denaro di quanto facciano gli uomini e in più interventi si riconosce come le donne entrate in politica a livello locale, come nel Senegal, abbiano sviluppato le municipalità rifiutando compensi e corruzione e la signora racconta della fuga dei cervelli dai paesi africani privi di strutture tecnologiche, africani che sono riusciti a farsi un nome negli Stati Uniti e in Canada.

La signora Kaba ci riporta le attività di costruzione della società da parte delle donne in Guinea, riferisce delle organizzazioni di donne giuriste, di donne ingegneri, spiega come gruppi di donne si sono recate in Burkina Faso per apprendere l'arte di fare il formaggio e il burro, in Senegal per studiare i metodi di coltivazione dei legumi, si sono create associazioni di donne formatrici del microcredito rurale, altre donne sono state inviate in Ghana per apprendere le tecniche dell'affumicazione del pesce, altre ancora in Marocco per comprendere i preziosissimi metodi dell'irrigazione a goccia.

Nel mese di aprile si terrà un convegno internazionale di donne africane impegnate in politica, di modo che esse possano scambiarsi pareri e metodi di operatività, la presidente della Liberia sarà l'ospite d'onore e ci saranno delegate dell'Angola, Sudafrica, Mozambico, una senatrice afroamericana e una deputata belga originaria del Congo.

Un approfondimento importantissimo era nell'aria ed è stato l'interprete della serata, il signor Olivier dal Camerun, a porre la domanda cruciale alla signora Kaba : e l'islam? Come si inserisce nel mondo africano, in parte musulmano?

La risposta è netta, l'islam africano non è distruttivo come quello arabo. Agli africani l'islam viene insegnato come religione di pace, a fianco di ogni moschea c'è sempre una chiesa cattolica o protestante, la tolleranza è un pilastro della convinvenza a diffenza di quanto avviene nei paesi arabi, la stessa antica carta costituzionale dell'impero del Mali garantiva la libertà di pensiero e credo, la corte del Mali era composta non solo da musulmani, ma anche da animisti, una sorta di unione per proteggersi dagli invasori berberi. Certo la relatrice non nasconde la preoccupazione per i finanziamenti e i tentativi di intrusione degli integralisti islamici in Africa con le note gravi conseguenze specialmente in Nigeria.

La signora Kaba invita a considerare che non si può utilizzare la lettura del Corano per trovarvi qualsiasi indicazione sulla discriminazione delle donna, così come riguardo alla poligamia, certo è indicato che un uomo può avere più mogli, ma questo è un permesso solo apparente in quanto è aggiunto che l'uomo deve comportarsi nello stesso modo giusto con tutte quante e, dato che è umanamente impossibile, in pratica una lettura corretta mostra come significato reale che la poligamia non è consentita.
E' stata proprio una lettura del Corano in questo senso che aveva permesso al presidente tunisino Bourghiba di vietare per legge la poligamia nel suo paese.

La signora ricorda figure di donne della Storia del mondo musulmano, Zubeida e poi Aysha, la moglie del profeta e, insiste la relatrice, fino a che aveva al fianco Aysha, Maometto non praticò la poligamia e in seguito ebbe come mogli donne appartenenti a tutte le confessioni, anche copte ed ebree. Non solo, continua la signora, secondo l'islam africano è stato un ebreo a prevedere l'arrivo del profeta.
In definitiva il discorso è servito a sottolineare come in Africa la religione non sia problema specifico e pressante, del resto lo si vede ad occhio da come sono eleganti e colorate le vesti delle donne africane in sala, la stessa signora Kaba racconta di aver mandato cinque figli alla scuola cattolica dei gesuiti ed essi non hanno avuto remore a recitare la Bibbia e non per questo sono meno musulmani uno dei figli ha frequentato una scuola protestante e solo uno è stato iscritto ad una scuola franco-islamica e la signora Kaba sorride aggiungendo che non era per nulla la migliore, rispetto alle altre.

In un intervento finale di saluto, uno degli organizzatori guineani residenti in Italia, ha introdotto il discorso della nostalgia e della speranza degli immigrati di poter tornare nel loro paese di origine per contribuire a costruirlo, "gli immigrati in Europa devono essere considerati come una risorsa e non come un peso", è stata la conclusione.

Dopo la conferenza, l'amico Ali mi chiede di avvicinarmi e mi presenta personalmente alla signora Kaba, spiegandole il progetto di Concerto di Sogni di raccogliere le voci delle donne che stanno cambiando la società, consegno alla signora la stampa della versione in inglese di Othermoonside, "siamo solo persone comuni", le dico intimorito, "è proprio delle persone comuni che abbiamo bisogno", mi risponde con la sua voce calda e sincera.

Roberto Mahlab

   
Clicca qui per la scheda generale dell'autore
Altri testi dello stesso autore
Tema Un'artista tra due sponde del Mediterraneo
Tema A RETI UNIFICATE/Cocco&Drilly Rock
Tema A RETI UNIFICATE/Cocco&Drilly Rock
Tema 28 giorni dopo
Tema Ibn Gabirol
Tema Nei piaceri si cerca invano la felicità
Tema Help on line/30 - La cavalleria e' estinta?
Tema Domande sparse
Tema Incorniciato I brividi di concerto/"Il fitness del mondo" 
Tema Incorniciato Il mercante di Concerto 
Tema Che effetto fa
Tema sapori di mare - linguine salvia e gamberi
Tema Baci da New York
Tema Cronaca di un fatto di cronaca ( Michael Connelly) 
Tema Elio, Ricordo e Benedizione
Tema L'artista del batik
Tema Michael Connelly a Milano
Tema Incorniciato La mostra di Samuele Navarro 
Tema Ho conosciuto il mio vicino di casa
Tema Ma Hulk era un Ogm?
-----------------------------------------
Vai a:

Pagina Caricata in :2,30
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page