Amare Milano vuol dire conoscerne ogni particolare saperne apprezzarne le sfumature come nella lettera scritta da Emilio de Marchi al Carlo Porta, nostro grande poeta...Te scrivi rabbios, Carlin, dal mè stanzin depoos al campanin de San Vittor di legnamee. Chì de dree ( qui dietro) l’è trii mes[mesi] che fann tonina di cà de Milan vècc: e picchen, sbatten giò camin, soree,(solai) finestre, Toorr e tecc,[tetti] grondaj, fasend on catanaj (baccano) in mèzz a on polvereri ch’el par propi sul seri la fin del mond. Dov’el va el mè Carlin, quel noster Milanin di noster temp, inscì bell e quièt, coi contrad strett in bissoeura, dent e foeura, sul gust d’ona ragnera?(ragnatela, Milano)

Ma sta ragnera la ciappava denter el coeur, te la teneva lì che pareva squas de morì, se, dininguarda, el destin el te ciamava foeura, on poo lontan, a Lesmo, a Peregall, o magari fina fina...a Barlassina o a Bagg...

Una Milano in continua evoluzione, con alti e bassi, con momenti drammatici come ce ne furono nell'Ottocento, con la tassa sul macinato e i cannoni di Bava Beccaris, come raccontato all’ epoca, a volte con una satira appena accennata...La moglie di Cecco Beppe andava in bicicletta...la bella Gigogin...le canzoni che ci parlano della grande Guerra e attraversano il Novecento...che dire ancora? ....il 13 d'agosto in una notte scura hanno ammazzato un angelo la squadra di questura...Porta Romana Bellaaaaa...Porta Romana...quante volte le abbiamo cantate in compagnia, rattristandoci per la sorte della povera Rosetta o per la descrizione di via Filangeri...la via Filangeri lè tutta sassi, l'ho fatta l'altra sera a pugno e schiaffi...ieri sera sul palocoscenico c'erano alcuni artisti della prima edizione del 1976, quelli del Carletto Colombo, il direttore del teatro Gerolamo, come l'Anna Priori e artisti giovanissimi altrettanto ben preparati.

Hanno portato in scena un numero enorme di canzoni, accompagnandosi con la chitarra, alternando poesie e racconti letti e accompagnati dalla tastiera sul filo della memoria...l'è el 4 de novemeber, alegher... Milano, oh cara...storia di un Milanin, che diventa un Milanon, il MilaninMilanon di cui si parla nello spettacolo che possiamo ammirare ancora fino a domenica ...

Tra il pubblico si potevano notare esponenti della cultura e della moda...la signora Gemma Ghizzo, proprietaria del teatro Nuovo, che dopo avere sentito la compagnia l'anno scorso li invitò al Nuovo teatro Oscar...l'attore Roberto Marelli...lo stilista Ottavio Missoni, i cui abiti ho sempre ammirato e, se appena era possibile, mettevo in guardaroba una sua estrosa camicetta...
Il mio ringraziamento a Grazia e a Franco Friggeri per la bella serata.