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Elena Fiorentini
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Inserito - 21/10/2006 : 11:53:07
Luigino e la bibi
Oggi Luigino al ritorno da scuola incontrerà su per le scale il buon profumo del sugo rosso che la pasta dovrà completare; troverà ancora la gran frittata,
così farà una gran scorpacciatavvv *** vvv *** vvv Oggi Luigino è in ritardo; la mamma è in pensiero, corre giù per le scale rischiando pure di farsi male. Vede Luigino davanti alla scuola, che mostra ai compagni il buchino al ginocchio, é la piccola bibi. dei bimbi piccini, non fa un grande male, ma tutti i bambini la voglion guardare; ognuno racconta la sua esperienza, " Anch'io una volta... " anche la bibi di Gigi e di Rino è molto importante.La mamma al volo acchiappa Luigino: "A casa, birbone, se da scuola vuoi andare e tornare da solo ,
devi imparare a ben comportarti: a casa birbone, in strada non ti devi fermare " Dovete sapere, bambini, che il nostro Luigino è un coraggioso bambino che proprio oggi ha compiuto sei anni Elena Fiorentini
A Milano la bibi è un piccolissimo incidente, che può avere un bambino piccolo. Guarisce con un bacino. In italiano si dice la "bua" .
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Elena Fiorentini
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Inserito - 21/10/2006 : 14:40:29
Elena Fiorentini parole....parole....parole.... Luigino, come abbiamo visto, abita in una zona ben servita. Anche se ha solamente sei anni, affronta il grande mondo che si trova fuori dalle pareti domestiche con grande disinvoltura .
Quando sarà grande le responsabilità saranno ben altre , ma fin da ora è orgoglioso di essere d’aiuto a Mamma. Tra Luigino e sua mamma un giorno si svolse questo strano dialogo, che mi è stato riferito da un Bengalino pettegolo, che aveva vissuto un po' di tempo con loro, tra le rose del terrazzo, creato una magica atmosfera da illustraziopne giapponese e che poi se ne andò in cerca di avventure: Mamma: “Oggi facciamo gli spaghetti con il pomodoro, sei d’accordo ?”
Quando è possibile, pranzo e cena vengono sempre concordati tra i vari componenti della famiglia. E' bene che ciò che compare in tavola sia gradito a tutti, è la filosofia pacifica di mamma, che non vuole litigare con nessuno, unica regola, i cibi devono essere sani, anche se qualche trasgressione può essere concessa.
“Ohhh, che sbadata, mi manca il pomodoro. Luigino dovresti scendere alla posteria e chiedere una scatola di pelati.”
La posteria è un negozio in cui si vende un po’ di tutto, come al super, ma è molto più piccola e il negoziante, il signor Cesare, aiuta i bambini che fanno piccole commissini per le loro mamme.
Dopo pochi minuti Luigino rientra e mette in mano a mamma un cartoccio piatto e molle. Mamma lo prende, ma le sembra un pacchetto strano. E' piatto, dove saranno i pomodori? Lo apre e vede subito del colore rosso,ahhh, ci siamo, ma che pomodori strani...poi guarda bene, si tratta di peperoni sott’olio, di quelli preparati dal gastronomo di fiducia della posteria che vengono venduti a peso. Sono una vera leccornia, ma che ci fanno qui ora...dei peperoni...non hanno nulla a che vedere con quello che era stato stabilito di preparare. Mamma si domanda però come mai aveva chiesto i peperoni.Sa di essere una grande distratta, mentre Luigino è sempre preciso nelle piccole commissioni adatte alla sua età e se ha portato i peperoni è perché gli sono stati chiesti i peperoni. “Non capisco, ma a che cosa servono i peperoni?” domanda tuttavia, sperando di avere dei chiarimenti convincenti. Infatti non è per nulla convinta,però potrebbe avere anche chiesto i peperoni, anche se le sembra poco probalbile, visto che non sono nell'elenco dei suoi cibi preferiti: “ E i pelati, dove sono? “ Luigino china la testa e con un filo di voce mormora: Luigino “ Non li ho, non li ho comperati”Mamma “Come, non li hai comperati? ma sapevi di doverli comperare? con che cosa condiamo la pasta? “ Luigino “ Sì, lo sapevo, ma, a me quella parola...non mi piace.” sempre più sottovoce e tutto di un fiato. "Peperone mi piaceva di più” Mamma “ Ma lo sai che è un’altra cosa? Che cosa ci faccio con i peperoni?... va bene, va bene, la parola non ti piace, ma qual'è la parola che non ti piace, potrei saperlo? “ Luigino, con un ultimo sforzo mormorò : “Pelati” e abbassò la testa. Mamma guardò Luigino ben bene, scherzava o faceva sul serio? Prese Luigino per mano e andò ad acquistare una scatola di pelati, sì, pomodori pelati, non teste senza capelli che avevano angustiato il bambino e che gli avevano fatto venire le lacrime agli occhi. "Non ti agitare tanto, piccolo mio, non è successo niente". La mamma l'abbracciò commossa, il suo piccolo un uomo non era che un bambino," Ora vieni con me e andiamo ad acquistare una bella scatola di veri pomodori pelati "
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