Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 23/06/2006 : 14:13:42
La merenda di Daniele racconto °*°*° Fin da piccolo Daniele si divertiva a rincorrere gli uccellini tentando di acchiapparli. Era una sfida che non vinse mai. Non riuscì nemmeno ad acchiappare le galline, molto più lente, che provò a rincorrere quando andò a trovare un vecchio amico di papà, figlio di un contadino a mezzadria in una bella fattoria nelle campagne dell'Emilia.
Allora aveva fatto strillare la vecchia guardiana del pollaio, perchè, urlò la vecchia megera, "... uno strapazzo così per le galline...con una peste urlante, e , cucù, le belle ovette non sarebbero più venute, niente torte , niente frittate e nemmeno una bella covata per arricchire il pollaio...." Ehh, un po' birba, lo è Daniele, lo sanno tutti... In città aveva provato ad avvicinarsi anche ai merli, tutti neri con il becco rosso, che cercano il cibo frugando tra l'erba del prato condominiale. Come si avvicinava, scappavano via, più rapidi del vento. Un'esperienza del tutto diversa fu quella dell'altra domenica. Scoprì che i passerotti hanno imparato a non avere paura, naturalmente non ne acchiapperà mai uno, ma addirittura restarne vittima...l'ha ben imparato a sue spese ... Era andato a giocare ai giardini pubblici. Aveva giocato tutto il pomeriggio, poi, stanco e accaldato, si era fermato per fare merenda. Prima una sosta alla fontanella, dove una bevuta con lavaggio del viso non gliel'avrebbe tolta nessuno, poi seduto al Bar Bianco, il barettino in mezzo al verde, caratteristico perchè non vende alcolici e nato per la vendita dei prodotti della ex centrale del latte. Qui poteva mangiarsi il panino portato da casa e dissetarsi con una bibita più tradizionale e i gelati, quanto sono buoni. Il panino era troppo piccolo per il forte appetito di chi aveva giocato a pallone per ore. Al rumore del cartoccio i passeri cominciarono ad avvicinarsi a frotte. Mentre si versava da bere, uno più audace degli altri, non si accontentò delle briciole, staccò un bel pezzo direttamente dalla michetta. Altri arrivarono, tranquillizati dal fatto che potevano mangiare senza pericolo. Daniele si accorse che il panino in pochi secondi era diventato sempre più piccolo. Si affrettò a mangiare velocemente, mentre i passerotti non gli davano tregua, veri spudorati mendicanti, cercavano di arraffare ogni briciola dimenticata sul tavolo. A Daniele era rimasto poco del suo pane, non se la prese, a casa ne aveva ancora. Anche i passeri , quando videro che cibo non ce n'era più, eccoli puntare sul prossimo tavolo ben fornito. "I passserotti di città non hanno paura di nulla, tanto sanno che di male nessuno ne fa a loro" Così concludeva Daniele ogni volta che gli chiedevano della sua giornata ai giardini pubblici.
foto Cagnucci WWF
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