luisa camponesco
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Italy
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Inserito - 01/12/2005 : 14:34:08
Il flauto magico (fiaba cinese)In un paese lontano, un giovane di nome Cheng, viveva fra monti stupendi vicino a sorgenti di acque limpidissime, ma era povero e molto solo. Un giorno passeggiando nel bosco, trovò un flauto sotto un albero, lo raccolse ed incominciò a suonare. Al suono di questo strumento, gli uccelli si avvicinarono e le tigri e i leopardi stavano tranquilli ad ascoltare. Il suono melodioso attirò anche una splendida farfalla bianca. Cheng stava ancora suonando quando udì qualcuno piangere, allora si mise a cercare chi fosse. Una bellissima fanciulla, nascosta dietro un cespuglio, singhiozzava a più non posso. - Perché sei così triste? - chiese il giovane - Poiché sono orfana, mi costringono a sposare un uomo cattivo. Ma io non voglio. - Dimmi come posso aiutarti? – chiese ancora Cheng - L’unico modo per aiutarmi è che tu mi sposi. Al ragazzo parve impossibile che una ragazza cosi bella non trovasse nessuno disposto a sposarla e soprattutto che lo avesse chiesto proprio a lui. - Ti vorrò bene e vedrai ti renderò felice- supplicò la fanciulla Cheng non riusciva a credere alla proprie orecchie, e al colmo della felicità accettò di sposarla. - Una raccomandazione, mio caro – continuò la ragazza – promettimi che non varcherai mai il ponte che si trova ad ovest sul fiume, nemmeno per fare legna. Cheng promise e si mise a lavorare solo dal lato est. Un giorno però vide un vecchio proprio dall’altro lato del ponte, si appoggiava ad un bastone dalla forma di drago con appeso una boccetta. - Non aver paura – disse il vecchio - io sono il genio della montagna, sono venuto per avvisarti che tua moglie non ti starà accanto ancora per molto. Cheng fu preso da paura, l’idea di perdere la moglie lo terrorizzava. - Non temere – continuò il genio – io possiedo il rimedio. Dai qualche goccia di questo liquido nei pasti alla tua sposa senza che lei se ne accorga. – detto questo sparì Il giovane, con la boccetta fra le mani, tornò a casa e mise qualche goccia di quel liquido nella minestra. Non successe nulla, allora preso da sconforto versò l’intero contenuto su tutto il cibo. Appena mangiato la giovane urlò: - Cosa hai fatto, marito mio? Spaventato il ragazzo raccontò quanto era accaduto. - quel vecchio ti ha ingannato è il genio Tartaruga, io adesso tornerò ad essere una farfalla, quel genio cattivo si è rivelato più furbo di me. Soltanto le lacrime di un drago verde potrebbero ridarmi le sembianze umane. – divenuta una farfalla bianca volò via. Cheng seguì il suo volo disperato, corse, corse a perdifiato finché scorse il genio malvagio che aveva ricoperto tutto il cielo di ragnatele per catturare la farfalla. Allora il giovane, prese il flauto e si mise a suonare. Tutti gli uccelli accorsero e con le loro ali squarciarono le ragnatele. Il genio tartaruga, arrabbiato estrasse dalla borraccia dei fagioli che si trasformarono in soldati e si avventarono contro Cheng. Allora il giovane prese il flauto e ricominciò a suonare, questa volta le tigri e i leopardi seminarono il panico fra i soldati e si stavano per avventare anche sul genio quando questi conficcò il bastone per terra facendo zampillare dell’acqua che mise in fuga Cheng e le belve. Poi la canna si trasformò in un drago verde. Il vecchio gli montò in groppa e si alzò in volo. Cheng prese il flauto e si mise a suonare e cantare - Tu, potente drago come puoi accettare di essere cavalcato da un vecchio? Detto questo il drago divenne furioso e fece cadere il vecchio che annegò nel fiume. Cheng, intanto avvicinatosi alla farfalla le parlò teneramente. - Mia adorata. Io ti amerò sempre anche se sei una farfalla. Tutti gli animali si commossero e persino il drago volò via piangendo e alcune gocce delle sue lacrime caddero sulle ali della farfalla che riprese, così, sembianze umane. Così Cheng e la moglie poterono vivere, da quel giorno in poi, insieme felici e contenti. Luisa Camponesco Edited by - luisa camponesco on 01/12/2005 14:39:54
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